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Scienza
Il parco scientifico tecnologico
d'Abruzzo a L'Aquila
Testo di Gaetano Basti Foto di Luciano D'Angelo

Un sistema organizzato di realta' scientifiche, tecnologiche, produttive operante con criteri imprenditoriali.

In Abruzzo ci siamo spesso occupati di parchi naturali, ma questa volta parleremo di un parco veramente speciale dove si coltivano e valorizzano le intelligenze più vive di giovani abruzzesi.

Accompagnati dai dirigenti visitiamo questa avanzatissima e complessa struttura appena fuori L'Aquila. Siamo in una delle sedi del Parco Scientifico e Tecnologico d'Abruzzo, un Consorzio di ricerca cui partecipano la Regione Abruzzo e raggruppamenti costituiti tra aziende e realtà di studio.

Il complesso, realizzato attraverso il recupero e la ristrutturazione di un edificio esistente, di proprietà della Regione Abruzzo, si sviluppa su una superficie di oltre 2.300 m2 articolata in due Centri di Innovazione ed in un'area comune che occupa gli uffici amministrativi, la segreteria, la sala conferenze, la biblioteca, il centro di calcolo.

L'ala ovest ed est ospitano rispettivamente il Centro Integrazione Sistemi e il Centro di Sensoristica Ambientale. Nei corridoi si incrociano facce giovani e spesso si sente parlare in inglese. Incontriamo il Presidente del Parco, il Prof. Barba, ingegnere chimico, proveniente dal mondo della ricerca industriale e da vari anni ordinario presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di L'Aquila. Ci spiega che il Parco ha due anime: una di ricerca tecnologica legata allo studio dell'ambiente, del territorio e dei fenomeni ad esso connessi e l'altra impegnata nel processo di riqualificazione e modernizzazione delle piccole e medie imprese. "Dopo una prima fase esclusivamente progettuale - spiega il professore - il Consorzio, a partire dal '95, ha avviato un'intensa attività operativa. Infatti, grazie all'utilizzazione di fondi strutturali POP, nel triennio 95/97 ha realizzato e completato l'intero Sistema che vede oggi attivi in L'Aquila i due Centri sopra menzionati e, in Valpescara (Chieti), un complesso dotato di laboratori ed attrezzature per dare supporto alle PMI nel controllo di qualità di processo e di prodotto. Dal '98 si è dato inizio allo sviluppo di Progetti di Innovazione a seguito di affidamenti da parte del Ministero dell'Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica dell'ENEA e di numerosi privati. Durante i successivi esercizi il Consorzio ha sempre chiuso il suo bilancio in attivo ed ha incrementato il patrimonio netto mediante la capitalizzazione dei know-how tecnologici acquisiti nel tempo.

Il Parco si configura oggi come un sistema organizzato di realtà scientifiche, tecnologiche, produttive operante con criteri imprenditoriali nei campi della ricerca applicata, dello sviluppo e trasferimento tecnologico, dei servizi innovativi e della qualità di impresa. Esso agisce infatti come fattore di crescita e di interconnessione dell'apparato produttivo regionale, qualificandosi come strumento attraverso il quale i risultati scientifici e tecnologici si trasferiscono dalle strutture di ricerca al sistema delle imprese ed alla pubblica amministrazione, alimentando il processo di diffusione dell'innovazione. È nato e si è consolidato un sistema organizzato in grado di trasferire innovazione al sistema produttivo e contemporaneamente di costruire posti di lavoro per giovani qualificati in una logica di economia sostenibile. Già dalla fine del '96 si è avviato un turn-over virtuoso che rifornisce il mondo della produzione di giovani tecnologi e consente al Parco di operare con una struttura snella e con una configurazione caratterizzata da una bassa età media. Un censimento effettuato di recente vede complessivamente formati circa 200 profili di giovani tecnologi di cui il 50% già immessi nel sistema. È in corso di attuazione il progetto Giovani - Innovazione: Impresa e Ambiente il cui obiettivo è quello di trasferire l'innovazione attraverso giovani cervelli altamente professionalizzati".

Durante la nostra visita abbiamo incontrato ricercatori stranieri, il Parco infatti scambia esperienze con Centri di ricerca degli Stati Uniti, Inghilterra, Spagna, Israele, un ambiente veramente molto stimolante soprattutto per i giovani.

I vari settori sono coordinati da ricercatori senior del Parco sotto la guida scientifica di professori universitari titolari di cattedra; si stabilisce quindi una interazione strettissima tra il mondo del lavoro e quello della ricerca. Molto interessante il Centro di Sensoristica Ambientale, in questa sezione vengono sviluppati sistemi di previsione meteorologica ad alta risoluzione. L'area è collegata in rete sia con attrezzature avanzate di misura meteo delocalizzate sul territorio (radar meteorologico, wind profiler, sodar ecc.) che con la rete di rilevamento europea.

La stazione è inoltre dotata di un calcolatore parallelo che elabora un insieme di modelli in grado di fornire previsioni continue a supporto di attività economiche e di gestione ambientale (agricoltura - turismo - pesca e parchi naturali) e previsioni di eventi severi a supporto della Protezione Civile.

Alcuni aspetti di queste previsioni sono disponibili in via sperimentale su internet. Il Centro di Sensoristica è inoltre dotato di un corredo tecnologico che consente di effettuare l'analisi di un territorio sia da un punto di vista morfologico che delle sue risorse ambientali e naturalistiche, e quindi di sviluppare modelli per la pianificazione integrata ambiente-territorio. Gli Enti e le Piccole e Medie Imprese che hanno usufruito o che sono oggetto di trasferimento tecnologico si contano a centinaia. Il Centro Integrazione Sistemi rappresenta l'area più estesa del Parco e contiene al suo interno strumenti ad altissimo valore tecnologico. La funzione infatti di questo comparto è proprio quella di trasferire conoscenze a supporto sia di aziende del comparto manifatturiero che alle industrie di processo. Sono concentrate in questo settore tecnologie per l'ottimizzazione dei sistemi di produzione industriale, tecnologie per lo sviluppo di microsistemi, di componenti microelettronici e per lo studio della compatibilità elettromagnetica ed infine tecnologie di rete per la realizzazione e diffusione di servizi innovativi alle imprese. Tra i progetti in corso di attuazione ne segnaliamo uno che ci sembra particolarmente significativo. "Aree protette ed interne e produzioni agroalimentari di qualità". Si è sviluppata una capillare azione conoscitiva su un vasto campione di imprese del comparto agroalimentare e più specificatamente ovino e bovino. Obiettivo generale del progetto è lo sviluppo di un modello integrato di filiera con il fine di realizzare marchi di qualità di elevato valore commerciale in quanto in grado di fornire garanzie per la salute del consumatore: i Parchi naturali e scientifici come sinonimi di qualità della vita.

 

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