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La funzione religiosa che dara' l'avvio all'anno del
Giubileo si svolgera' alla vigilia del Natale 1999. Il Pontefice, pronunciando le parole "Aperite mihi portas
institiae" bussera' con un martello d'argento alla Porta Santa - che si trova sulla
destra della facciata della Basilica di San
Pietro - murata al termine del Giubileo del 1983. Il Cardinale penitenziare bussera'
altre due volte dopodiche' il muro addossato alla porta verra' completamente rimosso, in
modo che i penitenziari della Basilica possano lavarne la soglia. Il gesto del triplice
bussare e' simbolico in quanto riprende quello che fece Mose' sulla roccia perche' ne
scaturisse una sorgente d'acqua per dissetare il popolo eletto; ed e' proprio in questo
modo che il Papa potra' dissetare e purificare con la sua grazia e misericordia coloro che
passeranno attraverso la Porta che rappresenta Cristo. Dunque il primo pellegrino sara' il
Pontefice che rechera' nella mano sinistra un cero accceso e nella destra una croce,
assumendo l'atteggiamento del penitente: invochera' la misericordia di Dio per i propri
peccati manifestando pubblicamente l'intento di essere coerente alla propria fede
(simboleggiata dalla candela accesa) e deciso a seguire il Maestro e Redentore anche sulla
via della croce.
La medesima cerimonia sara' ripetuta dai cardinali a latere, davanti alle rispettive Porte
Sante delle basiliche maggiori di San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le
Mura e Santa Maria Maggiore. La tradizione di questo rito d'apertura risale con
tutta probabilita' al Giubileo del 1500. Il Santo Padre nella Tertio Millennio Adveniente
prevede che "la Porta santa del Giubileo del 2000 dovra' essere simbolicamente piu'
grande delle precedenti, perche' l'umanita' allora si lascera' alle spalle non soltanto un
secolo, ma un millennio".
Al di la' della liturgia e' bene ricordare origini e
motivazioni del Giubileo. Si trattava di un periodo di tempo dedicato a Dio ogni settimo
anno, secondo la Legge di Mose' e chiamato l'"anno sabbatico" durante il quale
si lasciava riposare la terra ed erano liberati gli schiavi (vd. Libro dell'Esodo 23,
10-11, del Levitico 25, 1-28, del Deuteronomio 15, 1-6). Nell'anno sabbatico, oltre alla
liberazione degli schiavi, la Legge prevedeva il condono dei debiti. Tutti elementi
caratterizzanti anche l'anno "giubilare", che cadeva ogni cinquant'anni
(Levitico 25, 10). Nell'anno giubilare le usanze di quello sabbatico celebrate con
maggiore solennita'. Una delle conseguenze pił significative dell'anno giubilare era l'
emancipazione degli abitanti bisognosi di liberazione: ogni israelita rientrava in
possesso della terra dei suoi padri, se era stata venduta o persa con la schiavitu'.
Nessuno poteva essere privato per sempre della terra, poiche' essa apparteneva a Dio, ne'
gli israeliti potevano rimanere per sempre in una situazione di schiavitu', dato che Dio
li aveva "riscattati" per se' come esclusiva proprieta' liberandoli dalla
schiavitu' in Egitto. |
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