
Venerdi' 5 febbraio 1999
Il disegno di legge sulla
depenalizzazione degli illeciti minori
attualmente al Senato prevede solo sanzioni amministrative
«Maltrattare gli animali resti
reato»
Appello di Veltroni raccolto da
politici e ambientalisti.
Canile lager nel Bresciano. A Vasto un cagnolino
torturato e ucciso sul bordo della strada
MILANO - Seimila metri quadrati
di sporcizia e sofferenza. Quando ieri mattina i carabinieri sono entrati nel canile di
Calcinatello, in provincia di Brescia, hanno trovato 900 animali in condizioni spaventose.
Alcuni molto malati e privi di cure, altri costretti a vivere tra escrementi e carcasse.
Per effettuare l'ispezione, i militari hanno dovuto coprirsi le scarpe con della plastica
e utilizzare guanti e mascherine. L'azione e' stata decisa dopo che nei giorni scorsi la
trasmissione «Io amo gli animali» di Paolo Limiti aveva denunciato su Raidue le sevizie
nel «canile-lager» di Calcinatello. Gia' oggi la magistratura potrebbe disporre il
sequestro della struttura di proprieta' di Adelina Abeni, in passato piu' volte denunciata
per maltrattamento agli animali. Ma quello di Brescia non e' purtroppo l'unico caso di
crudelta' scoperto ieri. A Vasto, in provincia di Chieti, un cagnolino e' stato crocifisso
a un albero al bordo di una strada a scorrimento veloce. Il povero animale, ormai morto,
e' stato notato da alcuni automobilisti. Il presidente della Lega anti-vivisezione, Maria
Rosa Nobilio, ha preannunciato una denuncia contro ignoti. Due anni fa, sempre a Vasto, un
altro cane fu torturato con dei lunghi chiodi.
Gli episodi di Brescia e Vasto avvengono proprio mentre esplode la questione della
depenalizzazione del reato di maltrattamento degli animali. Il disegno di legge «Delega
al governo per la depenalizzazione dei reati minori», attualmente al Senato, prevede
all'articolo 9 «Ambiente e territorio» la possibilita' che alcuni reati (disciplinati
dall'articolo 727 del Codice penale), come il maltrattamento degli animali, diventino
semplici illeciti amministrativi. Contro questa ipotesi ieri e' intervenuto il segretario
dei Ds, Walter Veltroni. «Maltrattare gli animali e' un comportamento particolarmente
odioso - ha detto Veltroni -, che deve restare un reato. In questi giorni ho ricevuto
migliaia di lettere da parte di cittadini, associazioni e gruppi ambientalisti, e
considero giusti questi allarmi. Ministero della Giustizia e Parlamento sapranno
distinguere dal piu' generale tema della depenalizzazione dei reati minori».
Le dichiarazioni di Veltroni, sia pure con qualche distinguo, hanno raccolto
l'approvazione delle altre forze politiche e delle associazioni ambientaliste. «Veltroni
sa bene - ha detto la deputata dei Verdi Anna Maria Procacci - che i maltrattamenti degli
animali sono spesso legati a fatti come i combattimenti tra cani, lucroso affare di mafia
e camorra». Il collega di partito Alfonso Pecoraro Scanio ha aggiunto che «ove la
maggioranza non accettasse che tali reati restino sanzionabili, i Verdi dovrebbero
interrogarsi sulla permanenza nella coalizione». Nei ranghi dell'opposizione, il
senatore Michele Bonatesta di An si e' detto d'accordo con Veltroni giudicando pero'
«schizofrenico» che il segretario ds si schieri poi a favore della depenalizzazione
dello «spinello di gruppo». «Forse - ha detto Bonatesta -gli animali non si devono
maltrattare, mentre gli esseri umani si possono avvelenare». «La presa di posizione di
Veltroni non puo' che farci piacere - ha detto Patrizia Fantilli, responsabile
dell'ufficio legale del Wwf -. Anche perché nello stesso momento e' allo studio un
decreto del ministro per l'Ambiente Ronchi. Che invece mira, come e' giusto,
all'inasprimento delle sanzioni penali».
Stefano Montefiori
febbraio
1999 |