
Mercoledi' 17 marzo 1999
Il nuovo Millennio? Coi polli a 4
cosce
Le buone notizie si susseguono, e' una
corsa, praticamente non si fermano piu'. Lultima e' la creazione negli Usa di un
pollo con quattro cosce. Il pollo in questione, probabile sogno di tante massaie che in
genere con le due sole cosce del pollo old style non riuscivano a contentare tutta la
famiglia, ha pero' un difettuccio: e' senza ali. e' la dura legge della vita, non
acquisisci nulla senza sacrificare qualcosa. Abbiamo raggiunto labbondanza in cosce,
resteranno delusi i patiti delle ali, di solito croccanti e schioccarelle, prelibate per
chi sa o sapeva apprezzarle. Considerazioni fatte dal punto di vista dei consumatori, nel
punto di vista del pollo difficile mettercisi e difficile domandarglielo.
Certo e' che nulla ferma la ricerca genetica. Ormai e' chiaro quale sara' la frontiera
oltre cui procedera' il nuovo Millennio: proprio la genetica. Un minuscolo passo alla
volta si fara' un cammino lunghissimo. I figli dei figli dei figli dei figli dei nostri
figli, mangeranno prodotti tutti transgenetici, in nulla somiglianti ai nostri abituali.
Sempre di questi giorni e' lindagine statistica sulle approssimative conoscenze che
i bambini del nostro tempo hanno degli animali tra cui noi nonni ma anche voi madri e
padri, siamo cresciuti, che abbiamo apprezzato, amato, da cui talvolta siamo stati amati.
Cavalli e mucche, per esempio: solo venti bambini su cento ne hanno visto una volta uno. E
agnelli? Tre bambini su cento.
e' bello tutto cio'. Ci mostra come comunque la natura vigili su di noi e provveda, anche
quando cosė pesantemente la trasgrediamo. e' bene infatti che i bambini non conoscano
piu' quasi affatto gli animali con i quali, grazie ai quali, spesso e' progredita la
nostra vita. e' bene, perche' gli animali - ce lo insegnano i polli a quattro cosce -
presto saranno diversi. Per forza. Basta riflettere un attimo per capire che
loptimum per una massaia non e' avere un pollo a quattro cosce. Ci puo' essere di
meglio. Si puo' avere un pollo con due prosciutti. E con una schiena da filettone di bue.
E mammelle da latte genuino e pastorizzato come quello della centrale. O, perche' no,
mammelle che diano latte ma anche passata di pomodoro profumata al basilico.
Faccio esempi piccoli, a caso; banalita'. Chissa' a cosa si arrivera' realmente. Chissa'
quali animali vedranno i nipotini dei nipotini dei nipotini dei nostri nipotini. E se gli
animali non saranno cambiati a sufficienza, sara' di certo cambiato di molto luomo.
Come saremo? Tutti transgenici, cromati, inossidabili e privi di escrementi? Certamente
saremo cambiati tanto che, alla fine del prossimo, ormai giunto millennio, qualche cane o
gatto miracolosamente scampato agli stravolgimenti impazzira' di dolore nel non trovare
piu' su tutto il globo ne' una donna, ne' un uomo, ne' un bambino, cosė! Bruttini come
eravamo noi ma giusti giusti per i loro affetti. Come siamo giusti ora, per
scambiarci amore e per donarci figli. Cosė fu il mondo per tutto il Secondo Millennio.
Pieno di difetti, di ruggine, di guasti che ci stroncavano durante la strada, di
ingiustizie da combattere. A me piaceva. Ma questo non vuol dire, tante cose che
piacevano gia' non esistono piu'.
Marzo 1999


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