Domenica 9 maggio 1999

L'estate portera' il santuario delle balene
Pratesi: un parco da 100 mila kmq nel Mediteranneo

PORTOFINO _ L'anno scorso tutti bisticciavano per la riserva marina di Portofino, fortissimamente voluta dal ministro dell'Ambiente Edo Ronchi. Adesso tutti si sono miracolosamente rappacificati nel santo nome di un altro parco, che dal celebre golfo coprira' un'immensa zona fino alla Sardegna e alla Francia. Oltre 100 mila chilometri quadrati a fare da santuario per le balene del Mediterraneo. Fulco Pratesi, presidente del Wwf, in prima linea per questo progetto che lo ossessiona da quasi un decennio, ieri era raggiante: "Incrociando le dita, verra' istituito in estate". I giganti che associamo sempre e soltanto con gli oceani troveranno protezione proprio in faccia al popolo dei tranquilli vacanzieri da nuotatina fino a dove si tocca.
Mentre le barche del Trofeo Zegna si sfidavano, Paolo Zegna, "patron" dell'omonima casa di tessuti, faceva gli onori di casa al leader ambientalista, a cui ha dato sostegno e fondi. "E' un altro segnale di civilta': adesso che le Alpi si stanno ripopolando di lupi e orsi, il Mar Ligure riscopre le sue origini", si entusiasma Pratesi, parlando a raffica: "Lo sapevate che i romani l'avevano battezzato Mare delle Balene?".
Aggiunge un altro ospite, Giuseppe Notarbartolo di Sciara, direttore dell'Icram - l'istituto di ricerche marine - che questi mostri buoni "sono stati riscoperti solo di recente, negli Anni 80, quando a riva trovavamo carcasse di balenottere e delfini, straziati dalle reti dei pescatori". Fu allora che comincio' a prendere forma l'idea di un accordo a tre - Italia, Francia e Principato di Monaco - per costituire lo sterminato parco. Quei 100 mila chilometri quadrati - sottolinea Maurizio Wurz, curatore del museo oceanografico di Monaco - sono un mondo di meraviglie sommerse in larga parte ancora da indagare e pullulanti di plancton e di krill: "E' tutto questo cibo ad attirare i cetacei, che nell'area raggiungono la massima concentrazione".
A tentare di dissipare i fantasmi dell'altro parco (quello appunto di Portofino) ci ha provato il testimonial della giornata, Alessandro Cecchi Paone, conduttore della "Macchina del Tempo". Il santuario - assicura - regolamentera' trasporti, pesca, turismo e offshore senza fanatismi ecologisti. Anzi. Per chi vive sul mare c'e' profumo d'affari, come il "whale whatching" a vela, l'organizzazione di safari fotografici. Le balene - spiega Pratesi - hanno dimostrato di gradirli: "Quelle davanti a Vancouver sono tra le piu' curiose e si ha l'impressione che siano loro a voler avvicinarsi per osservare meglio gli esseri umani". [g. bec.]

Maggio 1999