Lunedi' 24 maggio 1999

Mortaretti smorzati per non spaventare il volatile, animalisti soddisfatti
La Palombella delude gli orvietani

di GIULIO LADI

ORVIETO - Palombella sotto tono, secondo gli orvietani che comunque in tremila hanno affollato piazza del Duomo. Palio dell'Oca elettrizzante, almeno fino a quando Pistrella non ha ceduto di schianto consegnando alla Cava, con il punteggio di nove a cinque, la settima vittoria su dieci edizioni. Pubblico numeroso, almeno fino alla disputa della gara a squadre di fronte a Gigliola Cinquetti, madrina della manifestazione, a Elsa Martinelli e alla vedova di Rossano Brazzi. Poi, al Paliotto, la gara individuale vinta, per la prima volta ex equo nella storia seppure breve del Palio, da Alessio Antonini e Carlo Sarri, la gente e' andata diminuendo. Naomi, una bella cavallina, nella foga di portare alla vittoria il suo cavaliere, si e' procurata una leggera ferita un zampa, subito sutorata dal veterinario Fabrizio Grafeo.
Per lui supplemento di lavoro, dopo che in mattinata, insieme al collega designato dalle associazioni animaliste, aveva visitato la Palombella. Entrambi l'hanno trovata in ottima salute, a parte una leggera accelerazione del battito cardiaco per la quale e' da capire se procurata " dall'avventura" appena vissuta, oppure dall'agitarsi delle mani che la volevano toccare e dagli stetoscopi dei due veterinari che la stavano auscultando. Da lei risposte non le avremo mai ma al suo posto le hanno date gli orvietani.
L'applauso del tremila stipati in piazza del Duomo e' salito forte soltanto quando lo speaker ha strillato che quella appena discesa sulla testa degli Apostoli e' l'unica colomba che muore di morte naturale. Prima, quando la Palombella era arrivata nel cenacolo, la gente era rimasta per qualche minuto in silenzio, quasi interdetta al suono smorzato dei tradizionali mortaretti e si era "rifiutata" di liberare il solito applauso che salutava ogni anno la conclusione della cerimonia.
Agli orvietani, il nuovo corso della Palombella non piace, sara' dura, per il sindaco Cimicchi, convincerli che forse, sostituire il piccione vivo con un simulacro non toglie nulla alla festa. Con gli animalisti, l'attrice Lea Massari in testa, il sindaco ha preso l'impegno di dedicarsi all'opera di persuasione in cambio di un anno di tregua. Ma non sara' facile, visto l'umore di ieri di quanti si stavano avviando verso casa dopo aver assistito alla manifestazione. « E' l'ultima volta che vengo, hanno rovinato anche la Palombella » diceva una signora scendendo da piazza Duomo, « una festa moscia, che ha perso tutti i significati di una volta » diceva un canuto signore scuotendo la testa mentre il Vescovo prendeva in mano quella bianca colomba. Non e' stato accolto con entusiasmo il tono quasi ovattato dei mortaretti « molto meno forti dello scorso anno » strillava un animalista modenese nello studio del presidente dell'Opera del Duomo, Tiberi, rimproverando ancora, a distanza di dodici mesi, i fatti del 1998

Maggio 1999