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n. 18 - 21 maggio 1999

"Animalisti. Un capolista con il fucile? No grazie"

di Anna Mannucci

"Rappresento un'associazione che da 20 anni agisce e lotta contro la caccia - dice Roberto Piana, della Lac, Lega per l'abolizione della caccia - consideriamo il Parlamento europeo un'istituzione importante, perche' una delle speranze per gli animali sono le Direttive europee, dalla caccia alla sperimentazione. Presentare come capolista un cacciatore significa dichiarare che il problema dei diritti animali non interessa. Come associazione, siamo indipendenti dai partiti, ma di sicuro io i Verdi non li voto". Messner dice di operare solo una caccia di selezione: "Non c'e' una caccia buona e una cattiva - controbatte Piana - e non esiste una caccia scientifica. A parte il fatto che noi siamo contrari alla caccia per motivi etici, perche' siamo per i diritti degli animali. Ma anche la caccia di selezione e' una mistificazione, non raggiunge mai gli obiettivi che si prefigge. Certe volte si dice che ci sono troppi animali. Ma "troppi" rispetto a quali criteri? Quelli della comodità e della presunzione umana, un'arroganza che pretende di sostituirsi alla natura. Per esempio, cinquanta anni fa si diceva che gli uccelli rapaci erano nocivi e andavano sterminati! E' stato poi necessario proteggerli. In alcuni casi, in situazioni determinate, puo' essere vero che gli esemplari di una specie siano troppi. Questo significa che c'e' uno squilibrio. Bisogna andare all'origine di questo squilibrio, invece di uccidere gli animali. Per esempio, in alcune valli del Piemonte in questo periodo si stanno reintroducendo i cervi. Vengono comprati in Francia, trasportati malamente e poi rilasciati. Nello stesso tempo, pero', si dice che in altre valli piemontesi ci sono troppi cervi. All'origine degli squilibri naturali c'e' l'attività umana. In quanto al discorso della "mancanza di predatori" che renderebbe indispensabile uccidere un po' di animali, bisogna chiarire che sono stati i cacciatori a sterminarli. I predatori, ovvero lupi, orsi, linci, sono stati ammazzati e portati all'estinzione a fucilate. Non e' stato l'inquinamento. E a quelle fucilate si trovavano motivazioni "razionali". Ancora adesso, appena un lupo - specie ultraprotetta - si fa vedere, i cacciatori gli sparano, perche' non vogliono concorrenti. Si pensi alle volpi, che vengono perseguitate solo perche' predano la piccola fauna come i fagiani, e dunque entrano in competizione con i cacciatori".
"Il problema non e' Messner - dichiara Gianluca Felicetti, della Lav, Lega antivivisezione - contro cui da tempo ci sono state chiare prese di posizione da parte degli animalisti e degli ambientalisti di Bolzano. Il problema e' chi ha voluto imporre Messner come capolista dei Verdi. Una scelta che posso capire solo in un'ottica di far perdere voti ai Verdi. La Lav, che e' apartitica, ha preparato due liste di candidati di tutti i partiti per le elezioni europee, una lista positiva, i votabili, e una negativa, quelli da non votare. Per la prima volta, nella lista negativa ci sono i Verdi, proprio con Messner. In quanto alla caccia "di selezione": la caccia e' una sola e noi siamo contrari. E pure i Verdi, anche con mozioni congressuali, si sono espressi per l'abolizione della caccia. Inoltre, Messner non si limita ad andare a caccia, ma si e' prestato a fare pubblicità a una industria delle armi, il che e' molto piu' grave".

Maggio 1999