
Mercoledi' 26 maggio 1999
Dai cani da ring ai
leoni il business della zoomafia
Tremila miliardi di fatturato solo in Italia,
seimila in Europa
ROMA - Zoomafia, un settore che in Italia
fattura tremila miliardi, seimila in Europa. La Lega antivivisezione di recente ha
denunciato il business crescente delle scommesse clandestine con animali, del contrabbando
di bestie e piante in via d' estinzione. Si tratta del terzo traffico al mondo dopo quello
di armi e droga.
Le voci piu' consistenti sono proprio le corse clandestine di cavalli e i
combattimenti tra cani: un molosso da combattimento viene affittato a 80-100 milioni a
sera e in scommesse rende molto di piu'. Le sfide al massacro tra pitbull, in ring
improvvisati come quelli scoperti nelle periferie romane, rendono miliardi, mentre -
protesta la Lav - chi le organizza se la puo' cavare con una multa da dieci milioni.
Sarebbero almeno cinquemila ogni anno i pitbull e i rottweiler morti nei combattimenti
dopo essere stati addestrati per diventare vere e proprie macchine da guerra. Razze
selezionate per esser sbranate dai propri simili, sotto gli occhi sadici degli
scommettitori. La criminalita' organizzata ci guadagna su per giu' mille miliardi l' anno.
Risalendo le piste del traffico clandestino di animali, infatti, sempre piu' spesso
gli investigatori arrivano alle centrali che controllano lo smercio di armi e droghe.
Basta pensare al sequestro del leone del boss della camorra Raffaele Brancaccio (lo teneva
per "curare l'immagine"), o al leopardo preso a casa di un altro capoclan,
Vincenzo Mazzarella. Ma ci sono anche le rapine coi pitbull, a Roma e Pozzuoli. Sempre dei
pitbull sono stati aizzati contro la polizia a Napoli per impedire l'arresto di alcuni
camorristi. In Francia e in Inghilterra e' noto che vengono usati dai pusher. Nove
rottweiler sono stati trovati a far la guardia a un campo di marijuana.
Un caso davvero clamoroso e' stato quello dei "laghetti dell'ecomafia" in
Campania. La fantasia delle organizzazioni criminali e' arrivata ad aggiungere un tassello
all'attivita' illegale gia' organizzata nella zona. Prima hanno scavato cave per trarre
materiali per le case abusive. Poi, prima di allagarle, hanno riempito le buche con
rifiuti pericolosi. Gli uccelli attirati dalla nuova palude vengono impallinati da
affittuari di bunker clandestini che per 15 milioni l'anno possono togliersi lo sfizio.
Maggio
1999


|