
4 giugno 1999
Club poco Eko
Dubbi sullenorme numero di soci
dellassociazione ambientalista dei cacciatori
di Caterina Gatti
Cittadini, attenzione: le associazioni ambientaliste non sono tutte
uguali; allinterno del Consiglio nazionale per lambiente, organismo consultivo
presso il ministero dellAmbiente, si annida una rappresentanza dei
"nemici", lEkoclub. Il nome orecchia lecologia, ma si tratta di
unassociazione venatoria, nata dalla volonta' della Federazione italiana della
caccia. Il grido dallarme arriva dalla Puglia ed e' firmato da una lunga serie di
associazioni: Enpa (Ente nazionale protezione animali), Italia nostra per la Capitanata,
Legambiente Puglia, Lav Puglia, Lipu Foggia, Wwf Puglia e altre ancora. Come mai proprio
da questa regione? "Qui si sono dimostrati particolarmente virulenti, i cacciatori
hanno fatto addirittura manifestazioni e barricate contro il parco del Gargano"
spiega Carlo Arturo Fierro, del locale Wwf.
Ma quello che ha fatto scoppiare lo scandalo e' stato il ritrovamento casuale di una
pubblicazione dellEkoclub stesso, in cui si racconta la storia "gloriosa"
di questa associazione. Fondata nel 1977 dai cacciatori, ha dovuto fare un lungo percorso
per mascherare almeno parzialmente la sua origine e arrivare, nel 1992, al riconoscimento
del ministero dellAmbiente, a cui sono purtroppo seguiti riconoscimenti e incarichi
di educazione ambientale da parte di molte Regioni e Province. Grazie anche al numero
enorme di soci, centinaia di migliaia, quasi 740mila. Ma queste persone sono state
iscritte automaticamente, senza che lo scegliessero e addirittura senza saperlo,
sostengono gli ambientalisti pugliesi.
Insomma, tutti quelli che si iscrivono alla Federcaccia e alla Federpesca si trovano
automaticamente soci di Ekoclub. "Bisogna ricordare che alla Fipsas, Federazione
italiana della pesca sportiva, si devono iscrivere tutte le persone che praticano
attivita' subacquee e persino il nuoto pinnato, e che poi si ritrovano anche soci
dellEkoclub" precisa Fierro, mostrando una lettera di protesta al riguardo del
presidente della Fipsas di Foggia. "Non stiamo discutendo della vecchia questione se
i cacciatori siano ambientalisti - precisa Fierro - personalmente penso di no, ma ora cio'
che ci interessa e' il meccanismo di iscrizione dei soci. Quello attuale dellEkoclub
e' immorale e illegittimo. Ci deve essere un atto di volonta' da parte di chi si iscrive,
visibile, per esempio, dal versamento di una quota. E vogliamo che il ministro
dellAmbiente si pronunci sul concetto di rappresentativita' delle associazioni
ambientaliste, che non puo' essere basato solo sul numero dei soci, ma anche sulle
attivita' e sulla qualita' delle iniziative".
Giugno
1999


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