
Mercoledi' 23 giugno 1999
Diossina, nuovi
colpevoli. La Bardot: «Basta polli»
BRUXELLES - A quasi un mese
dall'esplosione dello scandalo della diossina, il Belgio trova finalmente il bandolo della
matassa. E' stata infatti scoperta - con ogni probabilita' - l'origine della
contaminazione dei mangimi alla diossina: sotto accusa olio di motore mescolato con grassi
di rosticceria «esausti», il tutto riciclato e venduto come grasso animale proteico da
inserire nei mangimi. Così oggi, con un vero e proprio colpo di scena, e' finito in
manette uno dei proprietari della societa' Fogra, situata a Bertrix nel sud del Belgio,
nei cui campioni di grassi e' stata rilevata la presenza di diossina e di Pcb
(policlorurati bifenoli) di cui la diossina e' un derivato. Poche ore dopo venivano invece
liberati i titolari della societa' belga Verkest, altra produttrice di grassi per mangimi,
indagata sin dall'inizio dello scandalo. Da Parigi invece Brigitte Bardot lancia un
appello ai francesi: «Non mangiamo piu' polli». In una intervista alla tv, l'ex attrice,
ambientalista militante, si e' scagliata contro le condizioni in cui vivono - e oggi
muoiono - i polli d'allevamento. La Bardot era rimasta scossa dalle immagini mostrate ieri
dal tg francese: migliaia di polli «uccisi» dal proprio peso negli allevamenti
sequestrati per lo scandalo dei mangimi alla diossina. La Bardot si chiede: «Diciamo
giustamente no ai campi di concentramento per le persone. Ma perche' dobbiamo tollerare
campi di concentramento per gli animali?».
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Giugno
1999


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