
Martedi' 29 giugno 1999
La piccola foca
lotta per la vita
Genova: il
cucciolo nuova star dell'Acquario curato in una vasca protetta.
La mamma Tethy non lo allatta così l'animale e' privo di anticorpi.
L'idolo dei bimbi dovra' superare una fase critica di due settimane
DAL NOSTRO INVIATO
GENOVA - Il cucciolo di Tethy e'
venuto alla luce giovedì scorso. Per qualche giorno la piccola foca, la prima nata in
cattivita' in Italia, ha nuotato nella grande vasca con la mamma, sotto gli occhi dello
staff e dei bambini che la chiamavano gridando. Adesso pero' i biologi e i veterinari
dell'Acquario di Genova hanno deciso di trasferirla lontano dai germi ma anche dagli
stimoli dell'ambiente. Il cucciolo, che prometteva di essere l'attrazione dell'estate per
l'acquario piu' grande d'Europa, viene seguito minuto per minuto in una speciale vasca
curatoriale. Queste sono le ore decisive, il piccolo lotta per la vita.
«Eravamo e siamo molto felici, la nascita di un cucciolo di foca in cattivita' e' un
evento in tutto il mondo, e in Italia era la prima volta in assoluto», dice il biologo
Guido Gnone, responsabile del Dipartimento mammiferi marini dell'Acquario. Ma qualcosa e'
andato storto. «Un fenomeno abbastanza frequente in natura, non e' una sorpresa - spiega
il biologo -: la mamma, al primo parto, non ha allattato il piccolo. Che in questo modo e'
privo di difese immunitarie. Esposto a ogni genere di malattie». Il cucciolo, 11 chili
alla nascita, sesso maschile, non ha ancora un nome. Forse per scaramanzia, si aspetta che
superi la fase critica. Solo tra due settimane potra' essere considerato fuori pericolo.
Ma lo staff dell'Acquario ha cominciato ad affezionarsi al cucciolo quando ancora si
trovava nel ventre della madre Tethy.
Una gravidanza durata circa un anno, scandita dalle ecografie che si possono anche vedere
sul sito Internet www.acquario.ge.it. Tethy e' stata addestrata a girarsi su un
fianco per permettere alla veterinaria Claudia Gili di appoggiare la sonda dell'ecografia
sull'addome. Finalmente, alle due di notte di giovedì 24 giugno, la nascita. «Il parto
e' andato molto bene, Tethy e' uscita dall'acqua e ha fatto tutto da sola - spiega Guido
Gnoni -. Nei giorni successivi la foca si e' presa cura del suo piccolo, lo ha coccolato.
Ma non e' riuscita ad allattarlo».
Senza il colostro, il primo latte materno, il cucciolo di Tethy non ha potuto sviluppare
gli anticorpi, e adesso viene alimentato artificialmente. «Dalle 8.30 alle 20.30,
nutriamo il piccolo a intervalli regolari di quattro ore, con una piccola sonda introdotta
fino allo stomaco. Usiamo un latte prodotto in America, altamente calorico e soprattutto
privo di lattosio, sostanza che i mammiferi marini non sono in grado di digerire. In piu',
gli somministriamo antibiotici per proteggerlo da possibili infezioni». Quando non viene
nutrito e curato, il piccolo dorme quasi tutto il tempo. «Ma noi ogni tanto gli facciamo
un bagno, cerchiamo di stimolarlo, di farlo combattere - spiega il biologo -. Anche
perche' ci sono aspetti che fanno sperare: 11 chili e' un ottimo peso, e il cucciolo
aumenta di circa 300 grammi al giorno. E poi, tutti i piccoli di foca hanno una
straordinaria precocita', alla nascita hanno gia' unghie e denti, vedono, ed entro un'ora
sono in grado di nuotare. Animali che possono raggiungere i 40 anni di vita diventano
autonomi gia' dopo un mese. Se sopravvive ora, presto il cucciolo di Tethy sara'
abbastanza forte».
Il Dipartimento mammiferi marini dell'Acquario si occupa di due delfini, nove pinguini e
sei foche comuni: le femmine Tethy, Christiana, e Selchie, che e' incinta ed entro 20
giorni potrebbe dare alla luce un altro cucciolo; i maschi Lars e Dunga, che sono stati
trasferiti in un'altra vasca perche' potrebbero diventare aggressivi al momento del parto,
e l'ultimo arrivato. Se tutto andra' bene, tra due settimane verra' organizzato un
concorso: a scegliere il nome per il cucciolo saranno i bambini dell'Acquario.
Stefano Montefiori
Giugno
1999


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