Venerdi' 9 luglio 1999

Sfrattati i privati che oggi gestiscono le strutture, parte il progetto per recuperare le storiche sale
Un picnic tra gli animali
Il Bioparco rilancia il ristorante di Mascagni e Mussolini

di SALVATORE SPOTO

ROMA _ Basta con le ”Fiorentine” che tanto piacevano a Mascagni e che Mussolini amava gustare in dolce compagnia nella saletta discreta e riservata: al Bioparco si volta pagina anche in fatto di gastronomia, nel ristorante storico, presto restaurato, si assaggeranno piatti vegetariani e, per i patiti della vita all’aria aperta, ci sara' la possibilita' di fare pic-nic tra le gabbie degli animali. Ma intanto fioccano le intimazioni di sfratto per i vecchi gestori. E scoppia la protesta.
Aldo Dell’Uomo, da 35 anni gestore del ristorante realizzato negli anni 20, con mobili d’epoca e saletta riservata alle cene private del Duce, per esempio, non vuol sentirne di andarsene. Il Comune di Roma, a lui ed altri tre gestori privati dei due bar e della tabaccheria, non ha rinnovato la concessione per l’esercizio dell’attivita'. «E’ previsto dall’accordo tra il Comune ed il Bioparco - fanno sapere all’Avvocatura capitolina - quest’ultimo deve portare avanti i suoi progetti di ammodernamento». L’attuale titolare del ristorante e gli altri sfrattati, intanto, hanno dato incarico ai legali di resistere. Ma il Bioparco sta gia' delineando la sua strategia.
«Il ristorante con la saletta riservata a Benito Mussolini ed il pianoforte a mezzacoda tanto caro a Mascagni? Diventera' piu' bello e prezioso di prima - spiega Giovanni Battista Costa, consigliere delegato della societa' ”Bioparco” - Tutta la struttura dell’ex Giardino zoologico e' una pagina di storia, ed il ristorante e' il suo fiore all’occhiello». Oggi questa sala dagli antichi arredi e dall’atmosfera magica e seducente e' aperta solo a chi ha pagato il biglietto di ingresso al Bioparco. In futuro continuera' ad essere così? «Non e' da escludere l’apertura su via Aldrovandi - annuncia il rappresentante del Bioparco - anche se la particolare natura del luogo, in considerazione della presenza di animali, suggerisce cautela e la presenza di particolari accorgimenti».
La vera novita', tuttavia, sta nella rivoluzione gastronomica del celebre ristorante. «Puntiamo alla qualita' del servizio ed a una riqualificazione che non riguarda solo le strutture del Bioparco ma anche il modo di viverlo dei viverlo - commenta Giovanni Battista Costa - e' giusto, insomma, rispettare gli animali in tutti i sensi: mai piu' bistecche nel il futuro ristorante, la cucina dovra' essere rigorosamente vegetariana». Gli organizzatori del Bioparco, per la verita', motivano questa scelta con lo stimolo culturale e la passione per gli animali propria di chi visita il ”paese degli animali”. Ma vi e' di piu'. Tra i progetti di prossima realizzazione c’e' anche quello di istituire aree attrezzate per il pic-nic, appunto come nelle zone di campagna e di montagna, in prossimita' dell’area de ”La fattoria” di ormai prossima realizzazione, dove potra' essere simpatico gustare un panino al suono dei campanacci delle mucche al pascolo, mentre in lontananza, ma non troppo, si sentono le voci della foresta e della savana, quelle delle tigri e dei leoni, illustri e riveriti cittadini del Bioparco.

Luglio 1999