<>

Martedi' 27 Luglio

"Niente paura non sono dei mostri" 

Antonio Di Natale, dell'Acquario di Genova


ROMA (t.s.) - Il pesce tropicale non e' un mostro. Antonio Di Natale, responsabile scientifico dell'Acquario di Genova, e' abituato a vedere ogni giorno diverse centinaia di "inquilini alieni", molti con prole nata qui. E smitizza la credenza popolare per cui si tratta sempre e soltanto di possibili killer.
Sono davvero cosė pericolosi questi abitanti dell'Oceano indopacifico e Atlantico?
"Assolutamente no. Fisicamente in gran parte sono molto simili alle specie autoctone, tranne che per qualche tono di colore piu' acceso. Vivono in mari piu' caldi dei nostri e per questo alcuni di loro cominciano a migrare man mano che il Mediterraneo si scalda".
Si dice che siano piu' aggressivi dei nostri pesci, visto che sono abituati a vivere in comunita' che presentano numeri superiori quattro volte ai nostri.
"Anche questo non e' detto che sia vero, e' soltanto una possibilita'. Inoltre spesso queste "invasioni" sono soltanto momentanee: negli Anni 70, ad esempio, nella Baia di Augusta, in Sicilia, e' arrivato il granchio tropicale che si e' sviluppato per sette-otto anni insieme a piccole cozze e molluschi, anch'essi non italiani. e' scattato un grande allarmismo; ma in realta' anche se in quel momento ci sono stati gravi danni alla fauna locale, poi il fenomeno e' rientrato".
Chi soccombe quando le specie nostrane e quelle aliene entrano in competizione?
"Di solito a vincere sono proprio i nostri. Teniamo conto che gli altri hanno bisogno di una serie di condizioni per poter resistere e soprattutto per impiantarsi nel nuovo ambiente e riprodursi. E non sempre e' facile".
I visitatori dell'Acquario sono attirati o impauriti dai vostri inquilini?
"Direi soprattutto incuriositi, ma senza troppa enfasi. Bisogna pensare che quando i turisti scelgono il Mar Rosso lo fanno soprattutto per trovarsi in un' ambiente tropicale, che certo non e' dato soltanto dai pesci, ma da tutto lo scenario".
Insomma, questi viaggiatori in arrivo rappresentano un bene o un male per i nostri mari?
"Non mettiamola cosė, non facciamo l'elenco dei buoni e dei cattivi. Certo, sarebbe meglio che il Mediterraneo mantenesse le proprie caratteristiche senza subire troppe alterazioni della fauna e della flora".

Luglio 1999