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Martedi' 27 Luglio

Bambino azzannato da un pesce

A Donoratico -  Chiara Carenini


PIOMBINO
Non sara' un mostro marino, ma un pesce aggressivo lo e' senz’altro quello che domenica scorsa ha aggredito un bambino di Prato in vacanza a Donoratico. Sei punti di sutura e un grande spavento per Leonardo Mattei, che si trovava a pochi metri dalla battigia a giocare in acqua con i suoi amichetti, sotto gli occhi vigili della mamma.
A un certo punto Leonardo ha strillato forte e si e' accasciato. La mamma e' accorsa e l’ha tirato fuori dall’acqua. Il piede del piccolo era pieno di sangue. Subito Leonardo e' stato visto dal medico di guardia di Donaratico e inviato all’ospedale di Cecina dove la ferita al piede e' stata ripulita. Il medico ha subito notato i segni dei denti impressi nella carne e un profondo taglio, suturato con sei punti chirurgici.
La guardia costiera calma gli allarmismi inutili: nessun pesce aggressivo nuota in acque così basse, nessuna murena si rintana in mezzo ai ciottoli della riva. Ma questo pesce va trovato: così da ieri mattina gli equipaggi di due gommoni della guardia costiera di Piombino pattugliano la zona alla ricerca del mostro marino che ha ferito Leonardo.
E mentre i marinai cercano il pesce responsabile dell’aggressione, altri ascoltano le testimonianze del piccolo Leonardo e dei suoi amichetti. E, cosa importante, raccolgono le impressioni, i pareri e soprattutto l’esperienza dei vecchi pescatori che meglio di tutti conoscono la fauna ittica di questa costa. Il principale indiziato e' un pesce serra, pesce tropicale e molto aggressivo, gia' pescato anche nel Mar Tirreno centro settentrionale.
Il capitano in seconda della capitaneria di porto Stefano Bianco comunque tranquillizza tutti: «Nessuno allarmismo - dice -. Ancora non abbiamo individuato il pesce aggressore, ma le nostre pattuglie controllano quotidianamente il mare». Quindi nessun divieto di balneazione, forse «si provvedera' ad un avviso ai bagnanti».
Intanto la vedetta continua a perlustrare il mare, assieme ai due gommoni della guardia costiera. Che sia l’aggressivo pesce serra, oppure una piccola lampreda o un grande granchio, nessuno lo sa. Ma se la trovano, finisce davvero male.

M.P.,

Luglio 1999