MILANO - Francesco Petretti,
ornitologo e biologo del Wwf Italia, di animali che al momento
dell'accoppiamento si producono in urla e mugolii, ruggiti o rumori di
diversa natura e intensita', ne potrebbe elencare a decine. «Dall'aquila
urlatrice africana fino ai capodogli, che emettono ultrasuoni, passando per
animali piu' comuni e vicini a noi, come le testuggini di Lucca. Gli esempi
non mancano, perché gli usi degli animali durante l'accoppiamento sono
oggetto di studio. Perché in quel momento particolare si esprime tutta la
raffinatezza del loro comportamento e perché spesso si impara qualcosa
sulle abitudini dell'uomo».
E la questione del rumore?
«Nulla di strano; capita che
grossi predatori, animali dalla stazza considerevole o, come in questo caso,
naturalmente difesi da una spessa corazza, non debbano preoccuparsi di dare
nell'occhio e si accoppino all'aperto e rumorosamente».
Precedenti illustri?
«Ci sono rane che producono
suoni potenti come quelli dei buoi, ma non sempre collegabili
all'accoppiamento. Che comunque resta una miniera di notizie curiose: il
cavaliere d'Italia, un trampoliere, dopo l'atto sessuale si lava; mentre i
gorilla durante l'amplesso emettono sussurri e borbottii che con un po' di
fantasia possono sembrare "dolci parole d'amore"».
M. P.