Mercoledi' 4 Agosto 1999

 

Castelvecchio: allarme cinghiali
Il sindaco: «Parte del territorio sia riservato alla caccia»



a.r.

CASTELVECCHIO SUBEQUO. E' ancora allarme cinghiali nel territorio della Valle Subequana. I campi di girasole, grano e orzo vengono sistematicamente distrutti da branchi composti anche da oltre 100 esemplari. Per questo motivo i sindaci chiedono alle autorita' risposte immediate, soprattutto in seguito agli spiacevoli episodi che, negli ultimi tempi, hanno visto cinghiali venire «a contatto» con le persone. Un ciclista su una mountain bike, e' stato investito ed e' finito all'ospedale, ferito per fortuna solo lievemente.
«Il problema», dice il vicesindaco di Castelvecchio Subequo, Luigi Bianchi, «e' ormai sempre piu' grave. Gli agricoltori della zona sono scoraggiati, visto che non riescono piu' a lavorare con tranquillita'. Le loro coltivazioni, vengono puntualmente distrutte dai cinghiali. Abbiamo piu' volte sollecitato l'intervento della Provincia e dell'Ente Parco regionale Sirente-Velino, ma siamo ancora nelle stesse condizioni».
I sindaci della Valle Subequana stanno cercando di organizzare una manifestazione di protesta, davanti a palazzo Castellato all'Aquila, dove hanno sede gli uffici degli assessorati regionali all'Ambiente e all'Agricoltura. E per quell'occasione contano di presentare un video, contenente le immagini di tutti i campi distrutti dagli animali.
«Noi», continua il vice sindaco di Castelvecchio, «abbiamo trovato una soluzione. Abbiamo proposto all'Ente parco di far uscire dal territorio protetto un'area di circa 7-8mila ettari, corrispondente al terreno coltivato».
In questo modo, i Comuni della Valle Subequana continuerebbero ad appartenere all'Ente, mentre in quella parte di territorio esente si potrebbero prevedere maggiori misure anti-cinghiali. In particolare, potra' essere autorizzata la caccia, che invece oggi e' proibita, in quanto si tratta di area protetta.
L'amministrazione provinciale e l'Ente parco regionale Sirente-Velino hanno stanziato dei fondi per cercare di arginare il fenomeno.

Agosto 1999