Giovedi' 5 Agosto 1999

 

Elenoire Casalegno: ecco le mie giornate
con il terrier, due siamesi e un coniglio


MILANO - Si puo' scegliere il compagno della propria vita anche valutando il suo amore per gli animali. Lo ha fatto Elenoire Casalegno, ora in vacanza a Porto Rotondo con il fidanzato Ringo, dj di Radio 105, e il cane Punky, un cucciolo di Jack Russel Terrier, che condivide il grande appartamento milanese della presentatrice con altri amici: Bibi, un coniglio nano d'angora, Tequila e Mohjto, due gatti siamesi.

Una «famiglia» un po' impegnativa per una ragazza di 23 anni al sesto mese di gravidanza: non trova?

«No, curo i miei amici animali personalmente. Solo ultimamente ho dovuto dare in affidamento i miei due gatti perche' temevo di contrarre la toxoplasmosi».

Da dove arriva tanto amore per gli animali?

«e' innato. Sono cresciuta fra cani e gatti. Mia madre ha tre gatti e mia nonna un cane. Due anni fa mi sono comprata i mici e il coniglio: 1 milione per Tequila e Mohjto, 120 mila lire Bibi. Poi sei mesi fa Ringo mi ha regalato "Punky", che in effetti ha una "cresta" un po' punk».

E le vacanze non costituiscono un problema se si ha un cane?

«e' stato facile farlo volare in aereo perche' ormai tutte le linee si sono organizzate. Molto piu' difficile e' trovare una spiaggia e un hotel che li ospiti. Per questo abbiamo optato per una casa con giardino».

Ma un animale puo' sostituire un amore o un figlio?

«Credo di sì e non ci vedo nulla di male. Da quando la nonna e' rimasta sola, il suo cane per lei e' una grande compagnia. Un animale sa amarti moltissimo e, soprattutto, non ti tradisce mai».

Vivrebbe con un serpente in casa?

«Personalmente non ci riuscirei perche' non conosco quale sensazione un rettile possa trasmettere».

Che sensazione le danno un cane e un coniglio?

«Armonia, gioia e serenita'. Accarezzare il loro pelo mi toglie ogni tensione».

Come conciliera' il suo amore materno con quello per i suoi animali?

«Insegnando a miei figli che gli animali domestici non sono pelouche con cui giocare, ma amici da amare e rispettare».

Maria Teresa Veneziani,

Agosto 1999