Giovedi' 5 Agosto 1999

 

Diminuiranno i danni all’agricoltura
Reti ”elettriche” contro i cinghiali: il Parco da' i soldi

Un’arma in piu' contro le incursioni dei cinghiali. L’animale, reintrodotto nell’Appennino dagli anni ’70 per scopi venatori, e' oggi molto presente sui nostri monti. Ma solo lo scorso anno i danni arrecati dalle popolazioni dai cinghiali hanno superato i 300 milioni di lire. Per rispondere alle frequenti lamentele degli agricoltori, il Parco dei Monti Sibillini ha deciso di offrire un finanziamento per realizzare recinzioni a rete elettrificate. Le reti emettono un lieve ed innocuo impulso elettrico, che pero' ferma i cinghiali.
Le reti potranno essere poste a protezione delle colture cerealicole (grano, orzo, avena, farro, mais) e della lenticchia di Castelluccio. L’intervento, con la collaborazione tecnica della Confederazione Italiana Agricoltori di Macerata e finanziato con i fondi del Parco e della Regione Marche, si inquadra in una strategia di valorizzazione e tutela delle attivita' agricole, elemento fondamentale per l’area protetta. L’intervento, che vuole contenere le ingenti perdite economiche causate ogni anno dal cinghiale, si aggiunge ai prelievi selettivi effettuati con abbattimenti e trappolamenti. A sostegno degli agricoltori, il parco provvede poi all’indennizzo dei danni.
Beneficiari sono dunque i soggetti che coltivano cereali all’interno della "zona 2" del Parco, con una superficie minima accorpata non inferiore ad un ettaro, ed i soggetti che coltivano lenticchia di Castelluccio nelle aree di Pian Piccolo, Pian Perduto, S. Lorenzo e zone limitrofe. Il Parco finanzia le reti elettrificate per 650.000 lire per ettaro, fino ad un massimo di 2.600.000 lire. Per le culture biologiche e per quelle a basso impatto ambientale il finanziamento e' previsto in 750.000 lire per ettaro, fino ad un massimo di 3 milioni. Le domande di ammissione al contributo vanno presentate al Parco tramite i comandi stazione forestali entro il 30 settembre. I contributi saranno assegnati secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esaurimento delle risorse. L’indennizzo per i danni provocati dagli animali selvatici e' soggetto alla riduzione del 70 per cento se non sono stati adottati i sistemi di difesa, o del 40 per cento in caso di carenze di protezione delle culture. Il testo del bando e' disponibile nelle sedi dei comuni del Parco, nei comandi stazione della Forestale, nelle Case del Parco e in Internet.

Agosto 1999