Venerdi' 6  Agosto 1999

LA DISCUSSIONE
Cani e gatti vittime delle vacanze, ma niente ronde

 

Con rammarico devo ammettere che finalmente per difendere gli animali dai maltrattamenti, s’inventeranno le ronde. Saranno forse ronde di cani poliziotto, offesi ed oltraggiati dalla superficialita' di quelle associazioni animaliste che sono la causa prima delle incongruenze e degli abbandoni?
Ebbene sì, l’ENPA, ma anche le altre associazioni animaliste, hanno gravi responsabilita' sui ritardi e forse sulla soppressione delle campagne di sensibilizzazione, per educare appunto i giovani ed i cittadini a non fare procreare in maniera sconsiderata.
L’ENPA di Perugia, ha gravi responsabilita' sugli ostacoli che hanno reso inattuabili le richieste d’adozione che giungevano da alcuni paesi europei. L’ENPA e le associazioni animaliste devono farsi carico d’azioni incomprensibili, che di fatto hanno reso inattuabile questa eventualita' che avrebbe in ogni caso alleggerito la pressione che hanno i canili.
Il Club Cacciatori "Le Torri" infatti, da oltre quindici anni, ripete che la migliore cura e' la prevenzione. Questa libera associazione d’amanti delle cose naturali e genuine, ha affrontato da sempre il problema del randagismo, come fenomeno pericoloso per i cittadini e per l’ecosistema, giungendo persino a sostenere con azioni concrete, l’obbligo del tatuaggio.
Ora nei dibattiti, e comunque in tutte le occasioni, sostiene che tali annuali non restano eternamente cuccioli, e quindi le campagne d’adozione che s’imperniano sul bellissime foto di gruppo, sono del tutto fuori luogo. Quelle foto, quei cartelli, non avvisano che per farli crescere sani e' per mantenerli in salute ci vorranno tanti "soldini", che avranno bisogno di spazio e di tanta pazienza; che l’eventuale procreazione voieristica e quindi sconsiderata, portera' inevitabilmente all’abbandono.
Il Club, nel corso degli anni, ha sempre fatto tutto il possibile, persino in presenza dei mugugni delle associazioni venatorie, e continuera' a proporre riflessioni e soluzioni all’altezza del problema, nel rispetto della sensibilita' di tutti, ma anche del vivere civile.
Le incongruenze, tutte le responsabilita', nel caso dei maltrattamenti e degli abbandoni, sono da imputarsi unicamente a coloro che hanno voluto affrontare i problemi in contrapposizione alle proposte serie che sempre abbiamo fatto.
Mario Bartoccini
Club Cacciatori "Le Torri"

Bravi, ma
aiutiamo
anche noi
Ringrazio per avere ancora una volta dato spazio al problema, ma basta di scandalizzarsi piu' o meno falsamente quando si parla dell’abbandono degli animali!
Pensiamo concretamente a cosa facciamo ogni giorno per evitare che questo accada. Ho due cani trovati per strada diverse estati fa, li ho aiutati, puliti, curati e adesso vengono sempre con me.
Ma posso assicurare che tra divieti e prescrizioni, seppure sempre accessoriata di palette e palettine, di guinzagli e museruole, non ho vita facile in alcun luogo, sia questo frequentato per necessita' sia per diletto: negozi, uffici, autobus, alberghi, campeggi, sagre paesane, centri storici e non, spiagge (divieto assoluto di accedere in quelle pubbliche anche con guinzagli e museruole forse occorre la camicia di forza!!), pinete, boschi (in proposito occorre conoscere bene la normativa in materia di caccia - pur non essendo cacciatori - se si vuole fare una normale passeggiata: quando l’attivita' venatoria e' sospesa NESSUN cane puo' essere condotto LIBERO, perche' potenziale accompagnatore di cacciatori di frodo). La gente mi guarda male, sbuffa, brontola ("i cani devono stare al loro posto") e il piu' delle volte, arraffa per i capelli i propri figli, che magari hanno accarezzato un mio cane, gridando "Nooo! Corri, vai a lavarti le mani!".
L’ultimo episodio e' accaduto tre giorni fa: per necessita', un amico aveva legato il suo cucciolo con il guinzaglio ad un sostegno posto presso un marciapiedi del centro storico di Perugia. Il cane era perfettamente all’ombra e dormiva tranquillo; e' sopraggiunta una guardia che ha intimato al ragazzo di toglierlo, perche' qualcuno si era lamentato del suo odore (animale peraltro pulitissimo, regolarmente vaccinato, ed abituato a dormire in casa!). Mi creda, a preoccuparci veramente per l’abbandono degli animali siamo in pochi!
Beatrice Flamini
Perugia

Cambiare
il modo
di pensare...
Ho apprezzato molto lo sforzo del Messaggero di aumentare la sensibilita' della gente nei confronti dell’abbandono e delle violenze sui cani. Mi permetto di dire che sono molto perplesso sulla possibilita' di ottenere risultati. Vedo che ogni anno, in tutte le parti d’Italia, sono i cani e i gatti le prime vittime delle vacanze. Questo mi porta a concludere che spesso non ci sono proprio le basi "culturali" per un rapporto corretto con gli animali. Non servono certo le ronde come indicato da qualcuno al Messaggero. Serve un nuovo modo di pensare, ma per pensare diversamente occorre spiegare, far capire. Magari cominciando dalla scuola. E qui, a quanto sembra tutti hanno una gran fretta. Mi sbaglio? Ditemi se non avete anche voi bambini ai quali viene regalato un cucciolo e un gattino e poi ci si dimentica dell’uno e dell’altro. Mi auguro che Il Messaggero pero' continui a far sensibilizzazione sull’argomento.
Massimo Di Antonio
Perugia

Agosto 1999