venerdi' 13 Agosto 1999

 

L'Ente del Gran Sasso a tre anni dalla nascita: 100 cantieri aperti per strutture, mille persone al lavoro
Con il Parco si ripopola la montagna
Il ritorno dell'aquila reale mentre aumentano camosci e lupi



Angela Baglioni

L'AQUILA. Il Parco nazionale del Gran Sasso spegne la terza candelina dal suo insediamento. E per l'occasione, snocciola i dati di questi primi 3 anni di attivita'. Piu' di 55 miliardi mobilitati in investimenti per strutture e infrastrutture; 100 i «cantieri» aperti per realizzare centri di servizi, musei, sale, aree attrezzate, altri 50 quelli in via di allestimento. «Tra manodopera comune, funzionari, progettisiti e collaboratori vari», ha detto il presidente Giuseppe Rossi «si puo' affermare che mille persone sono impegnate con il parco in attivita' e lavori di elevata professionalita'».
Particolare attenzione e' stata naturalmente dedicata alla salvaguardia del territorio, compreso nei confini di tre regioni, con interventi diretti alla tutela di aree naturalistiche importanti. I risultati non si sono certo fatti attendere: la scorsa primavera, come ha sottolineato il direttore Dario Febbo, sul Gran Sasso sono nati 11 piccoli di camoscio. «E' la conferma», ha detto Febbo, «che la popolazione reintrodotta nell'habitat continua ad accrescersi, avendo trovato le condizioni ottimali per riprodursi».
Alla conferenza stampa, ha partecipato anche l'assessore regionale ai Parchi Stefania Pezzopane che ha illustrato l'attivita' della Regione Abruzzo a favore del parco e quindi della tutela dell'ambiente.
In generale, la situazione «ecologica» e' migliorata rispetto ad un passato anche abbastanza recente. Oltre ai camosci, 3 o 4 piccoli branchi di lupo e circa 50 caprioli hanno trovato la loro dimora all'interno del perimetro del parco, per due volte e' stata avvistata la lince, 5 volte invece l'orso marsicano. Per quanto riguarda i rapaci, 6 coppie di aquila reale nidificano nel territorio del parco, insieme a 11 coppie di falco pellegrino; 11 sono le specie di rettili presenti, 14 gli anfibi.
E per quanto riguarda la vegetazione, sono 2400 le specie superiori presenti, 194 le specie di muschio, 75 piante «epatiche», 81 quelle dei grandi alberi protetti.
Di particolare valenza, come ha sottolineato anche l'assessore Pezzopane, e' stato il contributo del parco nella realizzazione delle reti metanifere nelle zone interne.
L'importo totale delle opere in corso ammonta a circa 31 miliardi, quelle in fase di progettazione e affidamento a circa 15 miliardi e quasi 8 miliardi sono stati stanziati per altre iniziative per il 1999.


Agosto 1999