Venerdi' 20  Agosto 1999

 

Oltre mille persone interpellate
Sondaggio della Peta: tre romani su quattro bocciano il Bioparco

di SALVATORE SPOTO
I romani bocciano il Bioparco: questo e' il risultato di un sondaggio effettuato tra piu' di un migliaio di partecipanti alla "Festa dell’Unita'" ed a "Fiesta", a cura della sezione italiana dell’associazione internazionale animalista "Peta". Secondo gli animalisti, da tempo impegnati in una dura battaglia con il Comune ed il Bioparco, spesso sfociata in plateali manifestazioni di protesta contro il degrado delle strutture e la triste condizione in cui vivono gli animali, i romani vogliono, soprattutto, che a questi sia restituita la liberta' perduta.
«Il 75 per cento dei cittadini che hanno visitato lo zoo - ha spiegato Walter Caporale, presidente degli Animalisti italiani - non ha notato alcun miglioramento nella situazione degli animali rispetto al passato». Poi ha aggiunto: «Le percentuali di critiche nei confronti del Bioparco diminuiscono per i bambini, anche se la stragrande maggioranza di loro dichiara, comunque, di preferire gli animali liberi nei parchi naturali».
Sono stati proprio i bambini a protestare per il ventilato esilio di "Calimero", l’elefante buono, perche' ha salvato una bambina down entrata nel suo recinto. Numerosi fax sono giunti alla redazione de Il Messaggero, quasi tutti spediti da piccoli ammiratori del simpatico pachiderma. «Anche qui sono arrivate numerose telefonate - confermano alla direzione del Bioparco - ci siamo resi conto che Calimero e' in questo momento l’ospite piu' conosciuto della struttura». Ma questo non servira' purtroppo a evitargli la partenza. Su questo punto gli esperti del Bioparco sono d’accordo con gli animalisti del Peta che da tempo sollecitano la "liberazione" dell’elefante africano.
«Noi vogliamo bene a Calimero almeno quanti i bambini romani - ha precisato Douglas Richardson, neo direttore del Bioparco - ma insistere nel tenerlo qui e' un grave atto di crudelta' nei suoi confronti: non ha spazio ed e' solo. Finira' con l’impazzire. Non non e' giusto farlo soffrire. E poi ci sono progetti internazionali per il mantenimento e la salvaguardia della fauna che vanno rispettati». Si sa che "Calimero" raggiungera' tre elefantesse africane, in attesa di fidanzato, in un recinto di diciassette ettari in Olanda. Quando? «Tutto dipende da quando troveremo un maschio per le nostre tre elefantesse asiatiche - ha precisato Alessandro Montemaggiori, responsabile del settore scientifico del Bioparco - così potremo unificare i recinti ed offrire maggior spazio agli elefanti». Ed infine la grande promessa:«Tutti i bambini romani saranno invitati alla grande festa per salutare "Calimero"».
Per il resto la direzione del Bioparco conferma la situazione: «Abbiamo ereditato il degrado ma non abbiamo la bacchetta magica. L’impegno e la volonta', tuttavia, non mancano. Man mano che arrivano le autorizzazioni, vengono aperti i cantieri per le opere di ristrutturazioni


Agosto 1999