Venerdi' 20  Agosto 1999

 

Sergio, l’uomo del lago: salvate le oche

 

«Le oche sono contate e rischiano l’estinzione: erano cento all’inizio dell’anno, ora ce ne sono 25», che i tempi siano cambiati basta ascoltare Sergio, cresciuto sulle rive del lago di Villa Borghese, il gestore delle barchette, addolorato per le sue oche, per la mancanza di sorveglianza. «Quando e' morto mio padre me ne sono occupato di persona e da allora non l’ho piu' lasciato. Come si fa: poi te ne innamori, lo curi, lo pulisci», lo tira su come una creatura Sergio, il lago. Ecco perche' non capisce il motivo per cui il Comune non abbia ancora pensato di svuotarlo, «almeno per levare la melma, per dragarlo, per facilitare il ricambio dell’acqua. L’ultima volta che hanno ripulito il lago era da poco finita la guerra. Sa cosa hanno fatto, invece? Hanno messo in piedi una specie di isoletta con le rocce, per le tartarughe».
E mentre lui continua a levare fango e terra con due retini, «quelli - e Sergio indica gli inquilini abusivi del tempio d’Esculapio, con vista sul lago - continuano a banchettare con le oche». Una coppia di americani sta per ormeggiare la barchetta alla recinzione di legno. «Certo ’sti cantieri non sono una manosanta per gli affari: anche le coppiette sono piu' timide. Per fortuna che ci sono i turisti».

Be.Pi.


Agosto 1999