Domenica 22  Agosto 1999

 

Stromboli / La frazione sta per perdere un insostituibile mezzo di locomozione
Da Ginostra appelli via Internet per l'asinella portabagagli malata



Giovanni Petrungaro

GINOSTRA – e' proprio vero le disgrazie non vengono mai da sole. Gli abitanti di Ginostra gia' alle prese con i problemi di isolamento ormai noti in tutto il mondo, rischiano di perdere anche l'unico “mezzo di trasporto” in grado di inerpicarsi dal porto in cima al villaggio carico di merci e viveri. Serena, l'asinella di proprieta' di Ully Stulgies, e' infatti gravemente ammalata e quasi certamente dovra' essere abbattuta. Un dramma che ha coinvolto non solo i 35 “coraggiosi” residenti dell'isola ma anche i numerosi turisti presenti in questi giorni, disposti a qualsiasi intervento pur di salvare l'animale. Per Serena, pero', la vita sembra essere giunta al capolinea. L'asinella che ha da poco compiuto 16 anni e' stata colpita da una rara malattia tipica degli equini, la “minite” che provoca una restrizione dei vasi sanguigni fino agli zoccoli determinando così principi di cancrena e dolori lancinanti. Nella sua stalla, assistita dai padroni, Serena non mangia quasi piu' e si limita, con grossi lamenti, ad esternare le sue sofferenze. Chi l'ha vista in queste condizioni non ha saputo trattenere la commozione. «Chiedo aiuto a tutti per salvare Serena – ha detto Ully – perche' ogni minuto che passa puo' essere determinante, anche se mi e' stato detto che le speranze sono davvero ridotte al lumicino. La morte dell'asinella pero' sara' una nuova “mazzata” per Ginostra in quanto perderemo l'unico mezzo di trasporto della zona». Ma e' ancora possibile salvare Serena? Ginostresi e ospiti stanno cercando di mettersi in contatto con i veterinari di tutto il mondo per trovare la cura. Qualcuno ha gia' lanciato il messaggio su Internet. Nell'immediato Ully e soci stanno cercando quantomeno di alleviarle le sofferenze, scontrandosi pero' con una assurda burocrazia che l'altro ieri ha rischiato di causare problemi di ordine pubblico sulla piccola isola eoliana. Pare infatti che un comandante della Siremar si sia rifiutato di imbarcare sul proprio mezzo un farmaco, reperito a Messina, poiche' secondo quanto disposto da una circolare della compagnia di navigazione sui mezzi non e' possibile trasportare merci prive di custodia o se non accompagnate da persone che abbiano regolarmente staccato il “biglietto plico passeggeri”. «Ma – hanno obiettato i ginostresi – in questo caso si trattava di medicinali di pronto intervento che quindi vanno esclusi dal contenuto della disposizione». Poiche' al momento l'unico obiettivo e' quello di salvare Serena, un volontario ieri e' partito da Milazzo col farmaco, pagando il biglietto di andata e ritorno (65 mila lire) e con un aliscafo e' riuscito a raggiungere Ginostra. Il farmaco pero' non e' un “salvavita” ma solo un antidolorifico e quindi la ricerca del veterinario e la speranza in un ...miracolo restano tutt'ora in piedi. L'episodio dell'aliscafo avra' comunque un seguito visto che l'associazione nazionale per la protezione degli animali, nel giudicare «vergognoso» quanto accaduto ha preannunciato un intervento al ministero dei Trasporti. Polemiche a parte l'attenzione e' tutta per Serena. Qualcuno, consapevole che la malattia e' irreversibile scende veloce il sentiero che conduce al molo e guardando l'alta cima del villaggio, preoccupato s'interroga: «Se l'asinella morira', avremo un problema in piu'. Chi sara' capace infatti di caricare tutta la merce che sbarca dagli aliscafi per portarla al villaggio?» In realta', siamo certi che nessuno, a parte Serena, potra' piu' essere in grado di svolgere tale compito. E peraltro, particolare rilevante, senza la necessita' di una guida.


Agosto 1999