Domenica 22 Agosto 1999
Pescasseroli/ Il dardo e' stato
scagliato da una balestra, arma proibita e vile
Capriolo ucciso dai bracconieri con una
freccia
di SONIA PAGLIA
PESCASSEROLI-I killer della fauna colpiscono ancora. Vittima questa volta un
capriolo. la loro efferata azione e' come un gioco di scacchi. Infatti si
spostano di zona in zona nel comprensorio "Parco". Credono cosě di
farla franca. E la fanno franca. Un escursionista ha scoperto un capriolo
moribondo nella zona di Collelongo, nella Marsica fucense fuori dei confini del
Parco ma nella zona di protezione esterna. L’animale, un maschio adulto, era
semiparalizzato. Presentava una ferita sul dorso. Una ferita procurata da una
freccia scagliata da una balestra. Arma silenziosa e vigliacca, come afferma
Tassi: «Mezzo proibitissimo e particolarmente sleale». Subito le guardie del
Parco hanno recuperato l’animale agonizzante e lo hanno trasportato presso il
Centro studi ecologici appenninici. Ma il soccorso non e' servito a nulla. Il
capriolo e' morto.
Sono in corso accertamenti per scoprire il vile bracconiere. Il direttore del
Pna Franco Tassi ha ribadito che una delle soluzioni del bracconaggio potrebbe
essere il rafforzamento della sorveglianza. Tra l’altro ha evidenziato «il
lato oscuro di certi ambienti locali, i quali sicuri dell’impunita' contano su
retaggi di omerta' e complicita'».
«Sarebbe ora- ha aggiunto- che chi conosce gli autori di queste nefandezze
avesse il coraggio di denunciarli alle autorita' competenti».
Che la sorveglianza debba essere rafforzata e' un dato di fatto, ma il problema
potra' essere risolto con un’educazione e una nuova cultura idonea al rispetto
dell’ambiente.
Questo non significa che il rispetto non ci sia gia', ma come al solito le
azioni di pochi coinvolgono i molti. Questi episodi nel Pna, come in altre zone,
sono all’ordine del giorno. Nel Pna la vittima e' sempre l’animale.
Agosto
1999


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