Martedì 28 Settembre 1999

 

Una ricerca francese rivela: «Troppi sottovalutano le numerose malattie trasmesse dagli amici dell’uomo»


«Stai male? Colpa del cane»

Come difendersi dai rischi degli animali


Gabriele Beccaria
ROMA
Osservatelo con occhi diversi dal solito, il vostro gatto. Dice il professor Charles Pillet che il rapporto d’amore che vi lega ha un lato oscuro, uno sgradevole segreto ingigantito dalla reticenza dei padroni e dalla scarsita' di dati statistici attendibili. Quella «spugna affettiva» - come gli psicologi definiscono l’animale domestico-tipo - e' allo stesso tempo un veicolo di contagio. Continuate a guardarlo con amore, ma anche con un po’ di prudenza, il vostro gatto. Potrebbe farvi ammalare, senza saperlo, senza volerlo.
Prima i gatti, poi i cani. E a seguire gli altri, dagli uccelli agli esemplari esotici. E’ la graduatoria subdolamente horror di uno studio che fa scalpore in Francia - a cura dell’Istituto di immunologia comparata - e che ha mobilitato 4 mila veterinari. Obiettivo: «un’indagine obiettiva» - spiega Pillet, citato da «Le Monde» - per stilare tutti i rischi dei piccoli mammiferi casalinghi e di una convivenza non sempre rispettosa di precauzioni, vaccinazioni e norme igieniche. E alla fine, aboliti i sensazionalismi e cancellate le sottovalutazioni, resta un elenco di batteri, virus e parassiti. Da trattare con cautela.
Le zoonosi - vale a dire le patologie piu' comuni e in genere piu' trascurate - sono tigne e rogne. Le trasmettono gatti, cani, criceti e coniglietti. O meglio, i funghi (nel primo caso) e gli acari (nel secondo) ospiti sul loro pelo. E’ il contatto diretto (ma basta anche quello indiretto) a provocare il contagio. Così, infranta la barriera tra le specie, gli amici degli animali si accorgono di soffrire di lesioni cutanee, infezioni, suppurazioni.
Se la curiosita' prevale sul ribrezzo, si scopre dalla ricerca di Pillet un altro regalo di cani e gatti: l’ascaridiosi. Accade che nell’uomo migrino le larve di alcuni vermetti - i Toxocara canis e i Toxocara cati -, generando cisti nel fegato, nei polmoni, negli occhi. La toxoplasmosi, invece, e' una malattia spesso benigna, ma pericolosissima nelle donne incinte, perche' puo' causare malformazioni al feto, mentre la leishmania - in genere di origine canina - e' dovuta a un protozoo che transita dall’animale all’uomo attraverso un insetto - il flebotomo - e scatena una serie di gravi disturbi organici.
Per chi ha ancora voglia di continuare, Pillet elenca poi le tante allergie, soprattutto tra i bambini e gli anziani, indotte dalla promiscuita' domestica: eczemi, asma, riniti, tosse. Senza dimenticare - aggiunge - i morsi, che costituiscono senza dubbio l’emergenza numero uno. Anche nei casi in cui non si deve ricorrere al chirurgo, e' indispensabile seguire una puntigliosa procedura di pulizia e disinfezione. Altrimenti si rischia.
Svelato il lato oscuro, non e' il caso di farsi prendere dal panico, semmai e' necessario seguire alcune regole preventive. Cesare Pierbattisti, veterinario, ne consiglia quattro: «Primo: occuparsi costantemente della salute dell’animale. E in caso di problemi non improvvisarsi medici, dandogli farmaci a caso. Così si complica solo il quadro patologico. Secondo: essere attenti a non veicolare nulla alla propria bestiola. Se, per esempio, si va in un canile, ci si deve lavare le mani prima di accarezzare Fido. Terzo: non lasciarlo in pensioni che non siano sicure. Quarto: provvedere a tutte le profilassi vaccinali possibili». D’ora in poi molti sguardi uomo-cane, uomo-gatto saranno meno innocenti.


Settembre 1999