Giovedě 30 Settembre 1999
Con
il Wwf alla scoperta di Monteluco
Un Centro di educazione
ambientale per conoscere i ”tesori” naturalistici
di ELISABETTA PROIETTI
La valorizzazione di Monteluco puo' passare attraverso il Wwf. Questa la
scommessa a base della convenzione che il Comune di Spoleto ha stipulato con
l’associazione, alla quale ha affidato per nove anni la gestione della
struttura adiacente il convento francescano sul Monteluco. Il progetto della
sezione locale del Fondo mondiale per la natura e' di realizzare un Centro di
educazione ambientale che consenta ad una sempre piu' ampia fascia di persone di
conoscere e quindi avvicinarsi al monte in tutti i suoi aspetti: il bosco sacro
con la lecceta, la flora, la fauna, le bellezze artistiche. Il tutto e
cominciare dai bambini, i quali hanno gia' visitato numerosi, nell’agosto
scorso, il centro in allestimento. Sono stati proiettati filmati, fornite
spiegazioni e mostrate diapositive.
Bambini e ragazzi avranno l’opportunita' di approfondire le loro conoscenze,
in quanto, come spiega Francesco Cordella, obiettore in servizio presso il Wwf
spoletino, uno degli obiettivi principali e' l’organizzazione di visite
guidate per le scuole. Altro obiettivo sara' la realizzazione di una mostra
permanente che, attraverso un diorama, cioe' la produzione, a scala reale,
dell’ambiente in tutte le sue caratteristiche, fornisca preziosi elementi di
conoscenza ai ragazzi.
Il Monteluco e' preso d’assalto per le tintarelle estive, ma quanti conoscono
gli insetti che ci vivono, gli svariati tipi di piante e fiori che vi crescono,
gli animali che vi si aggirano numerosi? Il Centro di educazione ambientale
propone anche una serie di escursioni a tema. «Una sorta di lezioni sul campo»
spiega Antonio Inverni, sempre con il Monteluco come tema centrale. «Ritengo
sia importante mettere in grado le persone di accompagnare una corsa o una
passeggiata con l’osservazione attenta di una caratteristica dell’ambiente».
Le escursioni tematiche, che il Wwf provvedera' a comunicare di volta in volta,
prevedono la guida di esperti: geologi, biologi e studiosi del comportamento
animale. Si e' iniziato sabato scorso, con un appuntamento aperto a tutti, al
Fortilizio dei Mulini, presso il Ponte delle Torri. H fatto da guida Angelo
Barili, esperto di foreste.
Piccoli ma significativi passi, insomma, per vivere e “usare" nel modo
corretto il patrimonio ambientale, nella convinzione che e' impossibile attuare
un serio piano di valorizzazione senza una adeguata conoscenza del territorio.
Settembre
1999


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