Mercoledi' 6 Ottobre 1999

IL CASO NEGLI USA

Dal giudice chi porta capi in shahtoosh


NEWARK (New Jersey) - Scialli e sciarpe in morbido shahtoosh sono un «must» per le signore americane e non soltanto. Ma adesso chi possiede questo raro e prezioso accessorio dovra' sfilarlo senza opporre resistenza e consegnarlo alla giustizia. Dopodiche' dovra' dare spiegazioni ai giudici. Succede nel New Jersey dove il gran giurì di Newark ha ordinato il sequestro di tutti i preziosissimi capi di lana di antilope tibetana, specie in via di estinzione, e ha chiamato le signore del jet set sul banco dei testimoni per risalire ai responsabili del traffico del pregiato tessuto vietato negli Stati Uniti in base ad una convenzione Onu del 1975. Tra le prime vittime vip, la top model Christie Brinkley, che insieme ad altre cento signore si e' vista arrivare un ordine di comparizione e un'ingiunzione a consegnare il suo amatissimo scialle.

Cinque volte piu' sottile di un capello, lo shahtoosh, che e' chiamato anche scialle ad anello perche' puo' passare attraverso una piccolissima vera, costa a peso piu' dell'oro: un capo va dai 2 ai 7 mila dollari, piu' o meno dai quattro ai dodici milioni di lire. Uno status symbol, contestato. «Chiunque indossi uno scialle di shahtoosh - ha spiegato George Schaller, che dirige la Wildlife Conservation Society - e' come se portasse sulle spalle i cadaveri di almeno tre antilopi tibetane». Per ottenere quella lana, infatti, occorre uccidere l'animale.

 


Ottobre 1999