Lunedi' 18 Ottobre 1999

Amatrice, i cacciatori protestano
Catturati nel parco e uccisi cento cinghiali di troppo

 

Nell'area campione di Amatrice l'ente Parco della Laga sta sperimentando con successo la cattura dei cinghiali che tanti danni producono alle colture agricole: a tutto ieri sono gia' un centinaio gli esemplari catturati negli appositi recinti mobili. Ma questi risultati non piacciono ai cacciatori locali, che lamentano il fatto di non poter organizzare battute di caccia e che i cinghiali catturati nei recinti vengono portati e uccisi a Bastia Umbra. I cacciatori, invece, lasciano intendere che avrebbero preferito cacciare loro stessi i cinghiali, come sembrava si potesse realizzare inizialmente.
«Il Parco non ha mai detto ai cacciatori, tantomeno puo' averlo promesso, che fosse possibile la caccia selettiva dei cinghiali nel territorio protetto - replica il direttore del Parco, Dario Febbo - i risultati positivi fin qui raggiunti dalla utilizzazione dei recinti mobili danno invece ragione alle scelte dell'ente».
Entro la fine dell'anno i recinti mobili impiegati per la cattura saranno cinque nei territori di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. «Il sistema di cattura con i recinti - prosegue Febbo - oltre alla quantita', difficilmente raggiungibile da una battuta di caccia, ed alla qualita' degli esemplari catturati, interi branchi, ha l'altro grande vantaggio di non creare disturbo e danni alla fauna selvatica e alle colture agricole».
Nel frattempo l'ente ha ultimato la campagna di censimento delle popolazioni di cinghiali con 22 battute che hanno coinvolto ogni volta cento addetti tra personale del Parco, Forestali, volontari del Cai, delle Giubbe Verdi e degli Scout. I primi risultati, pur se non ancora completi, indicano che nella zona di Amatrice e Accumoli la densita' di cinghiali, pur elevata, non raggiunge la soglia critica ecologica.


Ottobre 1999