Giovedi' 21 Ottobre 1999

Tempi duri per le tartarughe "nostrane"
Le testuggini americane conquistano il territorio - Il caso Villa Sorra



roberto giovannini

Nuovo allarme per la sopravvivenza delle testuggini locali. Le tartarughe americane infatti, stanno mettendo in serio pericolo il futuro delle testuggini, che rischiano di scomparire, sopraffatte dalle colleghe di oltreoceano, piu' forti e capaci di conquistare territori e cibo. Le simpatiche tartarughine superano con difficolta' l'anno di vita. La mortalita' e' del 95%. Quando questo poi si verifica, iniziano a crescere e diventano ingombranti, difficili da accudire, tanto che vengono abbandonate nei pressi di stagni e corsi d'acqua, dove diventano rapidamente le padrone del territorio, isolando cosė la specie autoctona. Gli Usa esportano, ogni anno, per scopi amatoriali, otto-nove milioni di tartarughine appena nate nei centri per la riproduzione dei rettili. Di queste, quattro milioni arrivano in Europa, un milione in Italia, dalle 30 alle 50 mila all'ombra della Ghirlandina. Recentemente, a Villa Sorra, un gruppo di biologi modenesi ha censito ben 67 testuggini; 52 erano americane.
La testuggine di acqua dolce europea e' una specie protetta in tutta l'Unione Europea da una direttiva che ne vuole salvaguardare le popolazioni in declino. Si tratta di un rettile specializzato nella vita acquatica, predatore da giovane e onnivoro da adulto, longevo (oltre settanta anni di vita), che pero' ha un forte bisogno di sole per regolare la propria temperatura corporea, e che sfugge ai rigori invernali con un lungo letargo, tra ottobre ed aprile. Le uova vengono deposte anche lontano dall'acqua, e le piccole tartarughine sono facile preda di ratti, aironi e animali selvatici carnivori. Un tempo, le testuggini erano molto comuni in paludi, stagni, canali di bonifica. Questo rettile ha subito la perdita di habitat naturali, a causa della modifica del territorio. Si pensi alla bonifica delle paludi e degli stagni, alla meccanizzazione agricola, alla cementificazione delle rive, al peggioramento delle qualita' delle acque. Ora e' localizzato in aree molto ristrette, nelle quali sta subendo la forte concorrenza delle tartarughe americane. La protezione garantita dalla legislazione europea potrebbe rimanere teorica se, oltre a vietarne la cattura, il commercio e la detenzione, non si riuscisse a garantire il recupero delle popolazioni e a favorirne l'irradiamento. Purtroppo, negli stagni nei quali sarebbe ancora relativamente numerosa, la testuggine europea sta subendo una forte concorrenza di specie esotiche, "liberate" da acquirenti poco avveduti, che cosė si sottraggono ai fastidi di un incauto acquisto. Il principale concorrente e' la "tartaruga dalle orecchie rosse", una specie allevata negli Usa, e molto esportata in Europa per fini ornamentali.
Quelli commercializzati non sono animali appartenenti a razze "nane", ma sono solo soggetti nati da pochi mesi, che possono vivere molto a lungo, arrivando in pochi anni, a oltre venti centimetri di diametro e a un chilo e mezzo di peso. Questi animali necessitano di un vero terracquario, con termostato, lampada per la termoregolazione, filtri, cibi per le varie fasi di eta' e un'adeguata assistenza veterinaria.

Ottobre 1999