Venerdi' 22 Ottobre 1999
CONZA
Falchi,
aironi, lontre nell’oasi del Wwf
Anche la provincia di Avellino ha la sua oasi naturalistica
gestita dal Wwf. Si trova a Conza ed e' stata istituita nel febbraio del 1998
grazie ad un finanziamento erogato dall'amministrazione provinciale, allora
guidata dalla giunta Anzalone. L'oasi del lago di Conza e' stata fortemente
voluta dal presidente regionale del Wwf, Fernando Bianco, che e' anche il
responsabile dell'area.
«Attualmente - afferma Bianco - sono in corso le prove per l'invaso dell'acqua
e stiamo lavorando per approntare dei sentieri attraverso i quali consentire
delle visite all'oasi». Il parco si sviluppa su un'area di circa mille ettari,
ottocento dei quali occupati dal lago artificiale scaturito dall'invaso del
fiume Ofanto. L'idea dell'oasi e' nata sul finire degli anni '70 ed oggi, grazie
anche al contributo del progetto europeo Ecosert, che si occupa dello studio di
modelli per lo sviluppo delle aree depresse attraverso una forma di turismo
ecocompatibile, si presenta come una delle piu' ricche, dal punto di vista
faunistico, delle oltre cento aree protette che il Wwf gestisce in tutto il
Paese.
La preziosita' dell'oasi e' rappresentata dalle 139 specie di uccelli, sia di
passo che edificanti, presenti al suo interno: falchi, aironi, gru, nitticore,
per citarne alcune. E, poi, ancora tante altre specie animali, anche in via di
estinzione, come la lontra.
«Al momento - spiega il responsabile dell'oasi - non e' ancora aperta al
pubblico e, sebbene l'area sia recintata, c'e' il problema del pascolo abusivo
al suo interno che ci provoca diversi fastidi. Prima di consentire l'accesso
all'oasi, attendiamo che l'invaso d'acqua raggiunga livelli stabili e che,
quindi, consenta di tracciare dei sentieri all'interno del parco. Per ora -
continua Bianco - all'interno ci sono sette obiettori di coscienza ed altri
volontari che effettuano operazioni di controllo e di bonifica della zona».
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Ottobre
1999


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