Sabato 23 Ottobre 1999
Wwf protesta con la Rai
LAMEZIA TERME – La sezione regionale Wwf della Calabria esprime sdegno e
riprovazione per il servizio mandato in onda nel telegiornale pomeridiano della
Rai del 18 ottobre. Nel corso di un collegamento da Castelsilano sono state
mostrate scene di un povero cinghiale ucciso a fucilate da cacciatori del luogo
e portato in giro, sanguinante, per il paese, legato al cofano di un'auto.
Ancora piu' criticabile l'intervista del giornalista Rai che ironizzava sulla
morte dell'animale, dapprima ipotizzando la rabbia degli «ambientalisti» e
successivamente paragonando l'uccisione dei cinghiali a una partita, in cui il
risultato era determinato dal numero dei cinghiali uccisi. Sappiamo benissimo
– sostiene il Wwf – che la caccia al cinghiale e' permessa dalla legge, ma
reputiamo di pessimo gusto esporre la vittima inerme e sanguinante, come se si
fosse trattato di chissa' quale impresa. Il servizio testimonia da un lato il
contesto culturale alimentato da tanti cacciatori, in cui la morte di un essere
vivente diventa motivo di vanto e di spettacolo e dall'altro il tipo di
informazione cui e' rimasto legato certo giornalismo nostrano.
Ottobre
1999


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