Sabato 30 Ottobre 1999

 

Il giardino faunistico di Poggio San Lorenzo, con 500 animali, ha superato l’esame del ministero
Tra i 15 zoo regolari in Italia adesso c’e' anche Rieti

 

di MARISA GERVASI
Il giardino faunistico di Piano dell’Abbatino a Poggio San Lorenzo ha superato l’esame del ministero per l’Ambiente ed e' stato promosso giardino zoologico, entrando così di diritto nella rosa dei quindici zoo italiani. Oltre 500 gli esemplari ospitati su dieci ettari di bosco ceduo che i coniugi De Marco hanno acquistato una ventina di anni fa per scappare dal caos di Roma. Antonio e Laura, entrambi biologi, due figli Arianna (21 anni, iscritta a Scienze naturali) e Lorenzo (20 anni, studia Veterinaria) che hanno ereditato la stessa passione dei genitori per il mondo animale, hanno cominciato a ospitare animali quindici anni fa. Prima due caprette, poi una coppia di lama e una di procioni ("orsetti lavatori"), seguiti da canguri, mufloni, daini, caprioli, asinelli sardi, emu', nandu', cicogne, gru coronate, pavoni, cigni neri, ibis, aironi. E ancora poiane, gufi e sparvieri. «Il nostro giardino faunistico ha aperto le porte gratis ai bambini delle scuole materne ed elementari nei primi anni Novanta - spiegano Antonio e Laura De Marco - Poi all’attivita' didattica e' subentrata quella di recupero degli animali feriti dai cacciatori. Così sono arrivate a Piano dell’Abbatino intere colonie di pappagalli sequestrati a Fiumicino e nascosti nelle valigie di pessimi viaggiatori, uccelli rapaci feriti e raccolti dalla Lipu e dalla Forestale. Noi li ospitiamo e li curiamo con l’aiuto di un veterinario ma spesso per questi animali sfortunati non c’e' molto da fare perche' i pallini da caccia hanno spezzato ali e zampe. Allora restano qui da noi perche' non sono piu' in grado di volare ne' di procurarsi il cibo». Tra i vari animali sequestrati e' arrivata nel giardino zoologico di Poggio San Lorenzo anche Sumbi, una scimmia scoiattolo che sta nel palmo di una mano ma non sta mai ferma. Sumbi e' diventata la mascotte dello zoo e segue come un’ombra saltellante Antonio De Marco nei suoi molteplici spostamenti all’interno del giardino zoologico. Il dottor De Marco non perde mai d’occhio gli animali: la passione sua e dell’intera famiglia, e' stata finalmente premiata dal ministero per l’Ambiente che ha promosso il giardino faunistico a giardino zoologico.

 

Ottobre 1999