Sabato 13 Novembre 1999
Iniziativa
degli animalisti ieri in Piazza Matteotti in difesa di visoni, volpi e zibellini
Ecco il castoro anti-pellicce
Emilia record: nove
allevamenti, due a Modena
Silvano Rubino
Un enorme castoro, alto una decina di metri, incombeva ieri mattina su Piazza
Matteotti, in pieno centro di Modena. E' il simbolo degli Animalisti Italiani e
della Pe.TA (Peolple for the Ethical Treatment of Animals, la piu' grande
associazione animalista al mondo), che sono giunti ieri a Modena per una tappa
del loro tour di sensibilizzazione dell'opinione pubblica contro gli allevamenti
di animali da pelliccia. Proprio all'Emilia spetta il primato del numero di
allevamenti, nove (su un totale di 63 in Italia), due dei quali si trovano nella
nostra provincia.
All'ombra del castorone i volontari mostrano ai passanti foto scioccanti,
distribuiscono volantini in cui si raccontano le crudelta' cui vengono
sottoposti gli animali negli allevamenti. Accanto a due vere gabbie, ce ne sono
anche due finte, all'interno delle quali si sono chiuse due volontarie, «travestite»
da volpe e da visone. «Pelliccia non vuol dire bella vita, ma brutta morte»,
recita uno slogan: «Negli allevamenti gli animali trascorrono una breve
esistenza in piccolissime gabbie sporche, esposti forzatamente al freddo per
infoltire il pelo e vengono uccisi a 7-8 mesi mediante elettrolocuzione, rottura
delle ossa cervicali, camere a gas» spiega Walter Caporale, rappresentante
italiano della PeTA.
Al banco allestito in piazza si raccolgono le firme per sollecitare
l'approvazione di una legge che metta al bando definitivamente gli allevamenti
da pelliccia nel nostro Paese, come e' gia' accaduto in Austria e Olanda: la
proposta di legge, firmata da parlamentari di ogni orientamento politico, e'
attualmente ferma alla Commissione Agricoltura della Camera.
Nel frattempo, all'interno della Finanziaria, e' stato inserito un emendamento
che, per gli animalisti, e' gia' un passo avanti: esso prevede infatti
finanziamenti pubblici per gli allevatori che vorranno scegliere di cambiare
attivita' e riconvertire gli allevamenti. Anche perche', secondo gli animalisti,
quello delle pellicce e' un settore senza futuro: «Il fatturato del settore e'
in forte calo - dice Caporali - siamo passati dai 4500 miliardi del 1991 ai 3900
dell'anno scorso. E gli allevamenti si sono piu' che dimezzati nel giro di un
decennio».
C'e' anche un rappresentante dell'Amministrazione comunale, tra la gente
richiamata in Piazza Matteotti dal castoro degli animalisti. Per Mauro Tesauro,
Assessore alle politiche ambientali, «questi allevamenti sono una vera
barbarie. E iniziative come queste sono molto utili perche' aiutano a conoscere
il problema».
Novembre 1999


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