Lunedi' 15 Novembre 1999

UN CRICETO VIVO TRA LE MACERIE

FOGGIA. Ieri sera, quando stava per calare la quarta notte sul palazzo crollato, il numero dei corpi estratti ha toccato quota 62, tra cui due non identificati, perche' carbonizzati. Fra le ultime salme recuperate, c’e' quella di Nina D’Amico, 64 anni, mamma di due marescialli dei carabinieri. Nel crollo sono morti anche il marito Walter Iammarino e il figlio Enzo. Durante la notte erano stati recuperati altri corpi, tra cui quello di una mamma, Lucia Ungaro, ancora abbracciato al figlioletto Daniele di 3 anni. La giornata di ieri ha invece riservato una piccola sorpresa: intorno alle 13, dalle macerie e' sbucato un criceto. Alfredo, un bimbo che abita di fronte al palazzo crollato, ha detto che l’animaletto apparteneva a Dario Padalino, un ragazzo di 14 anni morto nel crollo. Un cane dei soccorritori ha invece rinvenuto una parte di trachea umana, la prova drammatica che gli ultimi corpi da recuperare, si calcola cinque o sei persone, sono molto martoriati, perche' sepolti da tonnellate di cemento e detriti. Per tutta la giornata di ieri, mentre tecnici del Comune e magistrati compivano sopralluoghi, sono partite le prove di carotaggio sul suolo circostante il palazzo crollato. Molte delle famiglie che abitano nelle strade limitrofe non dormono piu' a casa. Pino Casarella, figlio di Rocco e Francesca, una coppia di pensionati morti nel crollo, in una lettera aperta alla citta' accusa i politici di fare passerella e chiede chiarezza e verita'. Un’altra lettera l’ha scritta al sindaco Agostinacchio la campionessa italiana di salto in alto Antonella Bevilacqua. La Bevilacqua, esprimendo il proprio dolore, dice che Foggia e' stata sempre capace di ricostruirsi dal nulla e sicuramente avverra' anche questa volta. \

 

Novembre 1999