Giovedi' 25 Novembre 1999
Denunciato
per maltrattamento di animali un 56enne di Bagnolo
Mucche e maiali immersi nel
liquame
le guardie zoofile stangano allevatore
Altri guai: non rispetto'
l'ordine di sgombero del sindaco
Erano sei anni che le condizioni igienico sanitarie
di quella corte persa nella campagna erano state segnalate al Comune di Bagnolo
San Vito. E sempre sei anni che il sindaco aveva ordinato lo sgombero dei
rifiuti e dei rottami raccolti nell'aia della proprieta' agricola. Ma quando,
dieci giorni fa, le guardie dell'Ente nazionale protezione animali hanno
ispezionato la zona hanno trovato tutto come prima. In piu' accanto alla casa
quasi diroccata, c'erano tre mucche e sei maiali che, in spazi angusti,
affondavano fino al ventre nel liquame. Due le denunce scattate nei confronti di
G. A., un piccolo allevatore di 56 anni: una per maltrattamento di animali,
l'altra per inottemperanza all'ordinanza del sindaco. Solo per la prima
l'agricoltore rischia un'ammenda fino a dieci milioni.
Era il '93 quando per la prima volta gli uffici del Comune di Bagnolo avevano
ricevuto segnalazioni sulle condizioni della corte, trasformata in una sorta di
discarica a cielo aperto. Disabitata da anni e presa in affitto dal 56enne ora
denunciato, e' ormai ridotta a un magazzino per attrezzi.
L'esterno invece e' stato adibito a stalla e porcilaia. Stando al rapporto
consegnato in procura, le guardie zoofile hanno trovato una paio di mucche
ricoverate sotto una sorta di precaria copertura fatta con assi di legno: erano
in piedi con il liquame che arrivava fino al ventre.
A fianco le guardie dell'Enpa hanno trovato i maiali. Tre erano chiusi in un box
pieno di feci, altri tre in uno spazio angusto, anche questo colmo di deiezioni.
Un'altra mucca era invece su un carro senza sponde su cui era stata distesa
della paglia, ormai intrisa di orina e sterco. Tra le baracche di questa stalla
improvvisata, un rivo di liquami.
Per le guardie zoofile, che solo qualche giorno prima avevano scoperto un
allevamento abusivo di cani, la mancanza di cura per il ricovero degli animali e
le condizioni in cui erano tenuti nella corte di Bagnolo prefigurano il reato di
maltrattamento.
Novembre 1999


|