Domenica 28 Novembre 1999

Animali selvatici di nuovo liberi
Curati dagli specialisti dell'istituto zooprofilattico
FAUNA A RISCHIO



Lamberto Cugudda

TORTOLÌ. Tre rappresentanti della preziosa fauna selvatica isolana: una splendida piana (Buteo buteo), un magnifico falco di palude (Circus aeruginosus) e una giovane tartaruga marina (Caretta caretta), hanno riacquistato la liberta' nei giorni scorsi, dopo essere stati ben curati in apposite strutture specialistiche.
«La poiana - spiega Pierangela Cabras, responsabile dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Tortolì - era stata rinvenuta il 24 ottobre nel litorale di Orrì».
«Il volatile presentava evidenti difficolta' nel volo. Così come il falco, che era stato ritrovato qualche settimana prima nel territorio di Barisardo, in localita' Planargia. Sempre nello stesso periodo, uno splendido esemplare di tartaruga marina, con pericolose e gravi lesioni provocate da un amo da palamito, era stato notato nelle acque al largo di Capo Monte Santu, dai pescatori di una cooperativa di Arbata».
Gli uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, in forza alla stazione di Tortolì e alla Blon (Base logistica operativa navale) avevano provveduto a trasportare gli animali al centro diagnostico dell'Istituto zooprofilattico sperimentale, specializzato nello studio delle patologie degli animali selvatici. E proprio qui sono stati identificati e sottoposti alle prime cure. In seguito ne e' stato diposto il ricovero nel centro di recupero di Bonassai.
«Dopo gli interventi chirurgici e la necessaria riabilitazione - prosegue Pierangela Cabras - e' finalmente giunto il momento piu' atteso: quello della liberazione. Che e' avvenuta negli ambienti ritenuti piu' idonei per l'immediato reinserimento nei loro habitat naturali. Potranno così riconquistare spazi dove si spera possano tornare a vivere in maniera tranquilla. Il falco e la piana sono stati rimessi in liberta' nel litorale di Tortolì, nei pressi dello stagno. Per la tartaruga e' stato scelto un tratto di mare non lontano da Capo Monte Santu».
Ancora una volta, in Ogliastra, la collaborazione tra il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, l'Istituto zooprofilattico sperimentale e il centro di recupero della fauna selvatica, si dimostra vincente.
Grazie anche alla straordinaria sensibilita' dimostrata da tanti cittadini, e in modo particolare dai diversi soggetti che operano nel territorio, come pescatori, pastori e cacciatori.
«Vi e' la diffusa consapevolezza - conclude Cabras - che la fauna selvatica rappresenta una ricchezza unica, uno degli elementi identificativi di questa zona. La cui immagine e' spesso associata alle preziose risorse naturali, alla qualita' dell'ambiente, sia terrestre che marino. Una grande ricchezza che deve essere salvaguardata con il contributo e la partecipazione di tutti». Soprattutto di chi con poca coscienza mette a repentaglio la vita di splendidi animali che rendono ancor piu' prezioso il nostro territorio.

 

Novembre 1999