Corriere del Sud
Martedi' 15 luglio 1997
Nel triangolo Circello - Ariano Irpino - Accadia
nasce un imponente centro ricerche

La Scienza dello sviluppo
Il Polo delle Biotecnologie porterà non solo crescita economica ed occupazionale nelle aree interne ma, come dice il sindaco di Accadia, sarà uno stimolo alla loro modernizzazione

ACCADIA - Il futuro della genetica e della biotecnica ha un cuore che batte a Sud, al centro delle province di Benevento, Avellino, Foggia. E' qui, infatti, a Circello (BN), Ariano Irpino (Avellino) ed Accadia (Foggia), che nascerà uno dei più grandi centri mondiali per la Biotecnologia e la Genetica Molecolare. Un progetto insistentemente voluto dal professor Gaetano Salvatore, uno dei migliori ricercatori italiani, preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Napoli, nativo di Accadia, scomparso il 25 giugno scorso, alcuni giorni prima della presentazione ufficiale dell'importante polo di ricerca scientifica, che giuridicamente nasce come consorzio partecipato dalla Stazione Zoologica "A. Dohrn" di Napoli, dal Centro di Ingegneria Genetica - Biotecnologie avanzate, società cooperativa di Napoli, dal Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione ed Applicazione di Biotecniche innovative, dalla Comunità Montana di Ariano Irpino, "Valle Ufita", dall'Amministrazione Provinciale di Foggia, dai comuni di Ariano Irpino ed Accadia.
La direzione del centro di ricerca e del pool dei ricercatori sarà affidata a Renato Dulbecco, Premio Nobel per la Medicina nel 1975, e direttore per l'Italia del Progetto Genoma Umano. Una guida prestigiosa, insomma, che vale anche come grossa garanzia di successo per il polo di ricerca campano-pugliese, che pone le aree interne della provincia di Benevento, Avellino e Foggia all'avanguardia nel settore della ricerca scientifica.
"Per noi - afferma il Prof. Mario Nigro, sindaco pidiessino del Comune di Accadia, il cui Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità il progetto il 18 giugno scorso, aderendovi con un contributo iniziale di 6 milioni di lire - si aprono orizzonti impensabili nel panorama nazionale ed internazionale della conoscenza scientifica. Trattati da sempre come cenerentola nello sviluppo economico della provincia di Capitanata, il centro di ricerche ci restituisce quella dignità di uomini capaci di determinare la storia del progresso delle nostre aree. Non è un caso che il centro avrà come momento importante anche il paese di Accadia, e questo grazie al fatto che l'ideatore di questo progetto di ricerca è uno dei figli illustri della nostra cittadina".
Per il sindaco di Accadia, l'allocazione del Bio.Ge.M. è anche un motivo di vanto politico, a pochi mesi dalla scadenza del mandato amministrativo. "Indubbiamente - dice Nigro - l'essere riusciti a far parte di questo ampio programma scientifico è un fiore all'occhiello per la nostra amministrazione, e conferma tutto l'interesse che in questi anni abbiamo dimostrato coi fatti per lo sviluppo non solo del nostro Paese ma per l'intero territorio subappenninico".
Ma ecco, punto per punto, i progetti, le attività, le finalità del consorzio Bio.Ge.M


CONTENUTO E FINALITA'

Il Consorzio BioGeM nasce per contribuire allo sviluppo della Biotecnologia e della Genetica Molecolare nel Mezzogiorno d'Italia. Il BioGeM stimolerà iniziative che possano mettere a disposizione le più recenti acquisizioni della genetica molecolare e delle biotecnologie correlate sia alle Istituzioni di ricerca che agli operatori sanitari, agli agricoltori ed agli allevatori di bestiame.
Il BioGeM promuoverà la istituzione di Centri di Ricerca il cui fine istituzionale sarà quello di eseguire studi di avanguardia nel campo delle moderne biotecnologie, per poter poi diffondere il relativo know-how ad altre istituzioni di ricerca, assistenziali e produttive. La diffusione delle conoscenze accumulate nei laboratori allestiti dal BioGeM avverrà attraverso l'interscambio di personale, di informazioni e di servizi.

RILEVANZA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

"Grazie alla intensa attività di ricerca delle ultime quattro decadi ed alle conseguenti notevoli scoperte fatte nel campo della Biologia Molecolare, la Biotecnologia è oggi una delle più promettenti e cruciali tecnologie a supporto dello sviluppo del prossimo secolo nel campo delle scienze della vita".
Questa affermazione è tratta dal Libro Bianco su Sviluppo, Competizione ed Impiego che la Comunità Europea ha elaborato a supporto della propria politica di Investimenti per la ricerca.
Le Biotecnologie, intese come utilizzazione di organismi viventi a scopi produttivi, sono da sempre una risorsa al servizio dell'Uomo. La produzione di alimenti, come il pane ed i formaggi, e bevande quali il vino e la birra, il cui consumo è diffuso a praticamente a tutti gli esseri umani, è totalmente dipendente dalla utilizzazione di lieviti e batteri. Anche gli antibiotici, forse il più importante presidio terapeutico a disposizione della Medicina, sono un risultato delle Biotecnologie "classiche". Per quanto riguarda la Genetica, agricoltori ed allevatori di bestiame si avvalgono da tempo di tecniche di innesto, o di incrocio, che altro non sono che forme grossolane di miglioramento genetico.
Negli ultimi anni la ricerca biologica di base ha messo a disposizione della Specie Umana strumenti in grado sia di analizzare a livello molecolare il patrimonio genetico dei viventi che di modificarlo. Le nuove capacità analitiche e creative della biologia moderna costituiscono la parte fondamentale delle biotecnologie moderne, che integrano e migliorano gli strumenti tradizionalmente usati da operatori sanitari, da agricoltori ed allevatori. E' possibile, ad esempio, modificare il patrimonio genetico di animali da esperimento in modo da riprodurre i sintomi di malattie umane di grande carico sociale, come ad esempio il morbo di Alzheimer o varie patologie tumorali, in modo da potere sperimentare con efficacia nuovi approcci terapeutici.
Utilizzando le nuove metodiche di genetica molecolare si possono ideare e produrre nuovi farmaci. E' possibile inoltre introdurre nel patrimonio genetico di ceppi animali o vegetali modificazioni mirate ad aumentare la qualità o la quantità di prodotto.
E' importante sottolineare come le biotecnologie moderne siano nate, e si continuino ad espandere, come risultata spesso non aspettato della ricerca di base, che rimane quindi il terreno migliore non solo per lo sviluppo di ulteriori metodologie ma anche come il miglior terreno su cui addestrare operatori che si vogliano successivamente indirizzare a sviluppi più direttamente produttivi.
Il BioGeM stimolerà quindi la ricerca in tre direzioni: A) Genetica Umana: la genetica umana è non solo un settore scientifico in grande crescita ma è anche una risorsa al servizio della salute pubblica. Le nuove acquisizioni della Genetica Umana sin da ora sono divenute strumenti di promozione della salute e di prevenzione di malattie ereditarie, prevenendo le manifestazioni fenotipiche e cliniche di malattie genetiche (fibrosi cistica, fenilchetonuria, ipotiroidismo neonatale, ecc.). Inoltre, in un prossimo futuro la terapia genica nell'uomo, di cellule non della linea germinale ma della linea somatica, fornirà nuovi ed importanti strumenti per il controllo terapeutico delle malattie ereditarie. La istituzione di un grande stabulario moderno dove si manterranno e si creeranno modelli animali di malattie umane è uno strumento indispensabile per questi scopi e costituirà una delle attività principali, in questo settore, del Consorzio.
B) Biotecnologie delle Piante: La tecnologia per l'ingegneria genetica delle piante permette, oltre allo studio dei processi di base dello sviluppo e del suo controllo da fattori esterni e da ormoni endogeni, anche la generazione di nuove varietà più adatte per la coltura intensiva , come ad esempio pomodori con vita da banco più lunga e piante di mais e soia resistenti agli insetti ed agli erbicidi biodegradabili. Centinaia di altri prodotti sono in via di sviluppo, come piante che producono vaccini e farmaci o che hanno un migliore valore nutritivo. Il Consorzio svilupperà in questo settore ricerche mirate allo studio dei processi fondamentali della crescita di piante di grande interesse per il Mezzogiorno, come il pomodoro, al fine di creare nuove varietà per l'agricoltura.
C) Zootecnia: Anche nel caso di allevamenti di animali a fini commerciali, le nuove biotecnologie hanno, ed avranno sempre più, un impatto importante. Gli aspetti che verranno curati dal Consorzio in questo settore sono soprattutto quelli legati alla tipizzazione genetica di specie di interesse commerciale, alla creazione di una banca di gameti ed al miglioramento genetico.

LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DEL BIOGEM

In una prima fase le attività scientifiche del BIOGEM saranno avviate presso le strutture scientifiche consorziate e presso altri laboratori di ricerca con cui sii siano stabiliti opportuni protocolli di intesa. I gruppi di ricerca coinvolti saranno collegati fisicamente da una rete informatica e stabiliranno un fitto calendario di incontri scientifici. Le attività della rete di ricerca saranno valutate da un Consiglio Scientifico costituito da personalità di grande rilievo nel campo della genetica molecolare e delle biotecnologie correlate.
Nella seconda fase, i gruppi partecipanti alla rete di ricerca si ripartiranno, a seconda delle competenze scientifiche, in tre differenti centri.
1) Centro di Biotecnologia Molecolare dell'Uomo (GEUMO), da costituirsi su suoli messi a disposizione, attraverso una convenzione opportuna, dal Comune di Ariano Irpino (AV), con la sede direttiva nel Castello Normanno);
2) Centro di Biotecnologie delle Piante (CBP), che sarà ospitato in un edificio da ristrutturare messo a disposizione dal Comune di Accadia (FG);
3) Centro di Zootecnie Avanzate, che sarà ospitato nei locali del consorzio con SDABI (Circello, BN)

VALENZA TERRITORIALE DELLE ATTIVITA' DEL BIOGEM

Sulla base di considerazioni analoghe a quelle sviluppate nel Libro Bianco della Comunità Europea, e forse anche in base alla spinta derivante dalle decisioni del Governo Comunitario, in molte città europee gli enti locali hanno messo recentemente a disposizione spazi in cui fare sorgere nuovi istituti di ricerca biotecnologica o sviluppare ulteriormente prestigiosi istituti già esistenti.
Il Mezzogiorno d'Italia non dovrà perdere le enormi opportunità di sviluppo previste a livello europeo. D'altronde, il Mezzogiorno ha una lunga tradizione di eccellenza scientifica ed ha rappresentato negli anni passati l'avanguardia mondiale della biologia; basti citare il contributo dato alla moderna biologia dalle ricerche compiute presso la Stazione Zoologica di Napoli fondata da Anton Dohrn. Sebbene queste tradizioni di eccellenza si riflettano nella vivacità intellettuale della attuale comunità scientifica del Sud del nostro Paese, che continua a produrre risultati di grande rilevanza, vi è il grave rischio di rimanere indietro rispetto alle esigenze della moderna ricerca. Infatti, negli ultimi anni le strutture di ricerca del Mezzogiorno hanno fatto fatica a tenere il passo con quanto avveniva nel resto del mondo ed anche in altre parti d'Italia, dove nuovi istituti e centri di eccellenza hanno proliferato per venire incontro alle nuove esigenze della ricerca biologica e biotecnologica.
Come risultato della carenza di nuove iniziative nel Sud d'Italia, ricercatori provenienti dal Mezzogiorno operano con gran successo in Istituzioni di ricerca nate recentemente in altre aree del paese, ma non è vero il contrario.
E' quindi urgente ridare al Mezzogiorno d'Italia le opportunità e gli strumenti necessari per valorizzare le risorse esistenti ed attrarne di nuove. La creazione di nuovi centri di ricerca, catalizzata dal BioGeM, si porrà esattamente in questa direzione. La localizzazione dei primi centri in località interne della Campania e della Puglia intende sottolineare la necessità di equilibrare la distribuzione di moderne iniziative di ricerca non solo nell'intero Paese, tra Nord e Sud, ma anche, al Sud, tra le grandi concentrazioni urbane costiere e l'entroterra, fino ad ora privo di iniziative di questo genere. La presenza in aree tradizionalmente arretrate di moderna attività di ricerca costituirà uno stimolo non solo alla modernizzazione di queste zone, sia per quel che riguarda la Salute che per le tradizionali attività produttive, ma anche ad iniziative ulteriori (Poli Universitari, iniziative imprenditoriali), che vedranno un ovvio interesse nel sorgere in prossimità di Centri di eccellenza scientifica.
I Centri di Ricerca promossi dal BioGeM dovranno essere concepiti ed organizzati in modo da essere in contatto con le realtà sanitarie e produttive locali. Inoltre il livello di eccellenza dei Centri dovrà essere tale da potersi porre come riferimento anche a livello nazionale ed internazionale. A tal fine i Centri dovranno, in aggiunta alle attività di ricerca, approntare:
1) Corsi di formazione per operatori sanitari, agricoltori ed allevatori nel campo delle Biotecnologie e della Genetica Molecolare;
2) Convegni e corsi, scientifici e tecnologici, da offrire alla Comunità Scientifica Nazionale ed internazionale.

RICADUTA ECONOMICA DELLE ATTIVITA' DEL BIOGEM

La istituzione di nuovi Centri di ricerca creerà nuove opportunità lavorative così ripartite:
Effetti diretti sull'occupazione nella fase di realizzazione (prima fase):
- circa 60 addetti/anno come personale di cantiere per le opere edili ed impiantistiche (operai specializzati e non e responsabili di cantiere), con una retribuzione media lorda di L. 57,8 milioni per anno e per addetto;
- circa 10 addetti/anno per direzione lavori e collaudo (professionisti e loro collaboratori) con una retribuzione media lorda di 82,8 milioni per anno e per addetto; circa 20 addetti/anno (responsabili scientifici, organizzativi, e di servizi scientifici e tecnologici) che saranno coinvolti nell'attuazione dei programmi di ricerca di avvio e di formazione mediante contratti a termine e di consulenza, con un costo contrattuale medio lordo di 50 milioni per anno e per addetto.
Effetti diretti sull'occupazione nella fase di esercizio: (seconda fase):
- circa 30 addetti/anno come personale dipendente o con contratto a termine (responsabili scientifici ed organizzativi, ricercatori e responsabili di servizi scientifici e tecnologici), con una retribuzione media lorda di 50 milioni di lire per anno e per addetto;
- circa 30 addetti/anno di personale amministrativo e tecnico ( segreterie, operai addetti ai servizi scientifici e tecnologici) con una retribuzione media lorda di lire 40 milioni per anno e per addetto;
- circa 60 addetti/anno come personale di ricerca in turnover (contratti a termine, fellowships, visiting scientists) con un onere contrattuale medio lordo di 35 milioni per anno e per addetto. Effetti indiretti sull'occupazione: il funzionamento dei Centri di ricerca stimolerà la piccola imprenditoria locale che sarà sollecitata a fornire materiali e servizi esterni. Inoltre, la presenza in loco del personale scientifico e tecnico del GEUMO e del CBP richiederà un aumento dell'offerta locale di attività di commercio, ristorazione e ricreazione.

ATTIVITA' IMPRENDITORIALI

Il BioGeM potrà fornire servizi biotecnologici richiesti dal Servizio Sanitario Nazionale, dalla Comunità Scientifica, dal Settore Produttivo. Tali servizi potrebbero comprendere: Diagnosi molecolare di malattie genetiche; Creazione e/o stabulazione di animali e piante geneticamente modificate; Preparazione di reagenti complessi per la ricerca scientifica, quali anticorpi, genoteche, espressione di proteine in vettori eucariotici e procariotici; Allestimento di banche dati.
La carenza di offerta, in Italia, dei servizi su menzionati, costringe ricercatori del nostro Paese a rivolgersi a Ditte esterne. Ad esempio, ditte straniere offrono genoteche o topi transgenici. Il BioGeM potrebbe offrire questi servizi ad un prezzo competitivo ed utilizzare i profitti relativi per contribuire alle spese di gestione dei Centri. Ulteriori proventi potrebbero venire da brevetti che coprano prodotti risultanti dalle ricerche di ricercatori afferenti al BioGeM o da finanziamenti reclutati dai ricercatori del BioGeM a livello nazionale ed internazionale.

Pasquale Gallicchio

BACK
Questo sito e' stato visitato volte dal 16 giugno 1997
Home Page