Mercoledi' 8 Dicembre 1999

 

Crociata anti-bracconieri
Quartu, contro la strage di tordi
anche il comune si mobilita



Cristiano Cadoni

QUARTU. Muoiono impiccati nelle loro oasi. Pettirossi, capinere, stiaccini e tordi: decine di uccelli di specie protette e «cacciabili» finiscono nelle trappole dei bracconieri e poi in vendita nel cagliaritano. Una realta' sulla quale la lega per l'abolizione della caccia, con il Comune, ha deciso di richiamare l'attenzione con una serie di blitz organizzati dagli attivisti nazionali. Ieri mattina la presentazione dei risultati e' l'annuncio dell'assessore Manca: «Sporgeremo denuncia, questa storia deve finire».
Il bilancio di tre battute di caccia alla trappola e' disarmante: i 20 attivisti della Lac hanno raccolto - senza conoscere il loro territorio di caccia - circa 400 lacci, dodici archetti a scatto e una rete. Trappole micidiali che attirano gli uccelli - tutti, indistintamente - e poi li acchiappano per il collo, lasciandoli impiccati in mezzo a sentieri piu' o meno battuti. Cinque i «cadaveri» recuperati nel corso delle spedizioni, gli altri probabilmente erano gia' stati ritirati dai bracconieri. Questi ultimi, infuriati per l'intrusione degli attivisti, ieri hanno risposto ad un blitz sui monti di Poggio dei Pini con un lancio di pietre. «Abbiamo perlustrato le zone di San Pietro Paradiso a Quartucciu, di Santa Barbara a Capoterra e di Geremeas a Quartu - ha spiegato il delegato regionale della lega Stefano Deliperi -. Il risultato non ci ha sopreso: come sapevamo, anche nelle aree protette, in montagne destinate a diventare parco, i bracconieri agiscono indisturbati seminando centinaia di trappole mortali che catturano e uccidono uccelli di varie specie. Tutti lo sanno ma nessuno muove un dito. Anzi, ci sono Comuni (Capoterra, per esempio) dove anche di recente si e' parlato di liberalizzare la cacciagione fenomeno che e' socialmente accettato da molti». Per richiamare l'attenzione sui devastanti effetti della caccia agli uccelli con le trappole, sono arrivati da Milano e Lecco alcuni attivisti della Lega Nazione per l'abolizione della caccia. A loro si sono uniti gli animalisti di Cagliari e l'assessore all'ambiente del Comune di Quartu Massimo Manca. Quest'ultimo, ieri mattina, durante la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, ha chiesto piu' collaborazione alle forze dell'ordine: «Il bracconaggio avviene sotto gli occhi di tutti - ha detto Manca -. C'e' tanto da fare nella lotta al crimine ma non e' possibile che la vendita della cacciagione avvenga nelle piazze, sotto gli occhi ditutti». Manca domani presentera' una denuncia contro ignoti per le trappole scoperte in territori di Quartu: un modo per richiamare l'attenzione sul fenomeno.

Dicembre 1999