La Stampa Accusa una truffa nel
censimento dei camosci
SALUZZO - I camosci della Val Varaita ringraziano il gip del tribunale di Saluzzo,
Roberta Bonaudi: il magistrato ha disposto l'annullamento della stagione venatoria che li
avrebbe trasformati in prede - da trofeo e da polenta - dal 2 ottobre al 21 dicembre.
Tremano, invece, i cacciatori della zona, almeno quelli che hanno partecipato alle
operazioni di censimento dei camosci: avrebbero infatti triplicato il numero dei capi
presenti sul territorio, facendoli diventare 920, contro i 307 che in realta` sarebbero. E
l'accusa nei loro confronti e` grave: truffa ai danni dello Stato e falsita` in atto
pubblico. Il provvedimento del giudice - il primo di questa natura in Italia - e` stato
preso in seguito alle indagini svolte dal Nucleo interforze della procura della Repubblica
saluzzese, coordinato dal sostituto Valerio Dell'Anna. Il magistrato ha fatto ricontare -
avvalendosi di uomini della Guardia Forestale e del Servizio di vigilanza caccia e pesca
della Provincia di Cuneo - i camosci della Valle Varaita. Risultato: ce ne sarebbero
soltanto 307, 154 dei quali in riserva e quindi non cacciabili. [m. bos.] |
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