La Repubblica
Martedi' 9 settembre 1997
Secondo l'etologo certi film creano
false idee
e false attese sui caratteri degli animali
Celli: "I cani di Walt Disney
troppo diversi da quelli veri"
ROMA (e.v.) - "Non mi stupisce affatto che "La carica dei 101" abbia provocato
una strage di Dalmata negli Stati Uniti. Spesso i film di Walt Disney sono
diseducativi, rappresentano gli animali come se fossero uomini, creano le
mode e...come si cambia il vestito si cambia il cane". Giorgio Celli, etologo,
docente all'Universita' di Bologna, conduttore di un programma televisivo
sugli animali, se la prende con la "Fabbrica dei sogni". Dice: "Mostra i
cani come non sono. Le false promesse provocano delusioni e risultati
nefasti".
D. Peggy e Pongo, i cani protagonisti del film, sarebbero dunque i
colpevoli?
R. "Se Disney da' agli animali caratteri antropomorfi genera errori. Mai
un dalmata si sarebbe comportato come un cartone animato. Sono cani alti,
hanno bisogno di spazio, di fare delle passeggiate. Non sono cani da portare
in grembo, sono piu' difficili. Un dalmata non e' come Pongo e la gente per
questo poi non lo vuole piu'. Anche "Il re leone" non si ispira all'etologia
reale, un leone non seguirebbe mai il figlio in quel modo e, soprattutto,
non prenderebbe come amici due animali che di solito mangia. La natura non
e' cosi' "
D. Ma da qui alla strage dei dalmata...
R. "Purtroppo negli Stati Uniti se un cane viene abbandonato finisce quasi
automaticamente al canile e se, dopo qualche giorno, nessuno lo vuole presto
il poveretto finisce "gasato". Si', ucciso".
D. Sarebbe la terza volta che la strage si verifica, all'uscita del cartoon
nel 1961, nella riedizione del '91, e per il film con attori umani e febbre
da gadget nove mesi fa...
R. "E' colpa della Walt Disney ma non tutta. Il male sta nel nostro tempo,
un tempo superficiale."
BACK
|