La Repubblica
Martedi' 9 settembre 1997
Con il successo del film i cuccioli
a macchie bianconere erano diventati di moda.
Ora finiscono nei canili o gasati

Usa, la strage dei Dalmata
Abbandonati i cuccioli comprati dopo la "Carica dei 101"
di ELSA VINCI

ROMA - A passo di carica stavolta ha vinto Crudelia. La signora De Mon, simbolo della cattiveria e della perfidia, disposta a sterminare un centinaio di cuccioletti dalmata con il manto bianco e nero. Non e' il film. E' l'amara realta'. Ad appena nove mesi dal lancio del nuovo "La carica dei 101" con attori umani, che ha fatto impazzare la Dalmata-moda con gadget, portafortuna, scarpe, vestiti persino asciugamani e, per i piu' romantici, candele, negli Stati Uniti si consuma una strage. Centinaia di cani di questa razza, protagonisti per la Walt Disney, finiscono sempre piu' numerosi nei canili e vengono uccisi.
Una strage, come nel 1961 quando usci' per la prima volta "La carica dei 101", come nel '91 per la riedizione, e adesso con la versione "umanizzata". Gli esperti avevano ammonito: l'euforia per i cani maculati durera' poco, meglio non indulgere nel fare nascere un numero eccessivo di cuccioli con l'obiettivo di venderli. Invece, in tanti hanno ignorato l'avvertimento.
Allevatori improvvisati e professionisti, aspettandosi un forte incremento della domanda, hanno fatto in modo di moltiplicare le cucciolate di Dalmata. Ma adesso si scopre che non c'e' affatto la richiesta che si aspettavano, che i Dalmata non sono per niente tutti casa e famiglia come Peggy e Pongo, i protagonisti del cartone animato prima e del film con Glenn Close poi, che incontrandosi al parco si innamorano e fanno sposare i loro padroni, Anita e Roger, che sfornano quindici piccoli bianchi e neri e battono Crudelia De Mon, a strega che ama le pellicce. Anzi, i cani Dalmata non sono facili da gestire. Per carattere. E adesso pagano semplicemente il fatto di essere se stessi e non come in un film.
Sempre piu' spesso le povere bestie vengono abbandonate al loro destino, in strada o nei canili, dove sono uccise se nessuno le adotta. "Perche' negli Stati Uniti non c'e' una legge di tutela come da noi. Nella civilissima America ogni anno sono diciassettemila i cani gasati" spiega Monica Cirinna', responsabile per il Comune di Roma dell'ufficio per gli animali. Lei aveva previsto tutto.
Quando nel marzo scorso la nuova "carica dei 101" e' arrivato in Italia, ha fatto una conferenza stampa, con lo slogan: "Non comperateli soltanto per moda". Tra i velluti rossi del Campidoglio, Cirinna' si e' presentata in impeccabile tailleur "dalmatato", collana bicoolore e occhiali in tinta, con Oreste e Lavinia, due esemplari rigorosamente in bianco e nero. "Ho distribuito un volantino spiegando le caratteristiche del Dalmata, ricordando che non risponde ai comandi, che e' molto vivace e sta male in appartamento, che perde pelo a quintali. Lo sapevo che la moda avrebbe provocato una strage. Per fortuna a Roma non sta andando cosi'.


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