Il Messaggero Abruzzo
Domenica 21 settembre 1997
Apre la caccia: ladri in azione
Povera Diana,
bracchetta rapita
di Giovanni Sgardi

PESCARA - Hanno rapito Diana, infischiandosene di offendere la dea della caccia alla vigilia del sacro giorno delle doppiette. L'avranno messa in un sacco, o addormentata con una succulenta polpetta al Valium, dopo aver tagliato la catena d'acciaio. Un colpo perfetto, chissa' quanto ci avranno pensato i ladri di cani. E cosi' la dolce Diana, un bracchetto di cinque anni con una stella bianca sulla fronte, e' sparita nel nulla, lontana dalla sua cuccia sui colli di Pescara, dove gia' sognava di azzannare fagiani e pernici correndo per i campi a fianco di Sabatino Finocchio, il suo padrone. Afflitto ed arrabbiato per la perdita dell'animale, da presentare regolare denuncia ai carabinieri.
Mode che passano, status symbol che cambiano, ma a pagare sono sempre loro, questi poveri cani. La gente si commuove guardando la "carica dei 101"? Impossibile non comprare un cucciolo di dalmata al bambino. Finisce l'effetto del film? E' scomodo portare il fedele amico dell'uomo a fare pipi' tutte le mattine? Il cane arlecchino, ormai cresciutello, finisce in mezzo alla strada. A far compagnia atanti husky e rotweiler abbandonati dai padroni perche' non piu' "in".
Adesso si apre la caccia ed anche Diana, bracco marroncino con il pregio tutto nel fiuto, vale un piccolo tesoro. Da rubare, rapire, sequestrare>, vendere ad altri "fucilieri" di uccelli a peso d'oro. O, magari, con cui ricattare Sabatino Finocchio, 77 anni, pensionato. "Metti il contante in una valigetta e non avvertire la polizia..." Con i tempi che corrono, ci si puo' aspettare anche questo. Cosa non si farebbe per un telefonino, o una dose! I piu' sconcertati sono proprio loro, i cani. Oggi contesi, domani ripudiati. Ora vezzeggiati, poi lasciati a morire di fame. Non ci si capisce davvero nulla, con questi uomini.


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