Il Centro
Domenica 28 settembre 1997
Riscuote grandi consensi l'iniziativa dei negozianti del centro storico
Petizione contro i randagi
In pochi giorni sono state raccolte oltre 600 firme.
"Comune e Usl costruiscano subito un canile"
Yvonne Frisaldi

CHIETI - Residenti e commercianti del centro storico sollecitano la cattura dei randagi pericolosi e la realizzazione di un canile municipale. Preoccupati dal numero sempre crescente di branchi di animali in giro per la citta', hanno avviato una raccolta di firme che ha raggiunto il suo scopo: sono piu' di 600 i chietini che l'hanno sottoscritta. Ora non rimane che sottoporre all'attenzione del sindaco Cucullo e dell'avvocato Mauro D'Eramo, direttore generale dell'azienda Usl, perche' prendano provvedimenti urgenti.
"Chiediamo che le autorita' si impegnino con tempestivita' per risolvere questo grave problema che ha ridotto Chieti in una pericolosa riserva di cani randagi". L'iniziativa e' partita dai commercianti della Trinita' e di via Spaventa. Ma a scendere in campo, piu' agguerrite che mai, sono soprattutto le mamme, costrette a evitare la tradizionale passeggiata con i figli alla villa comunale, un parco pubblico diventato territorio esclusivo dei cani senza padrone.
"Sono circa una decina e impediscono il passaggio. Scorrazzano indisturbati giorno e notte. A volte si concentrano minacciosi anche sulla soglia dei negozi, scoraggiando i clienti a entrare. Abbaiano, ringhiano in continuazione a tutti. Spesso aggrediscono le persone che distrattamente invadono il territorio di cui si sono appropriati". Lo "sfogo" e' di Monica Di Muzio, titolare del negozio "Guzzilandia" in via Spaventa, promotrice della petizione. "Oltre ad essere commerciante sono una madre" continua, "qualche tempo fa ho assistito a una scena terribile, proprio alla Villa: l'aggressione di un cucciolo tenuto al guinzaglio dal padrone. Altre mamme, terrorizzate dalla presenza dei cani, non frequentano piu' il parco", aggiunge la signora Monica che , per raccogliere le firme, la scorsa settimana ha tenuto chiuso per un'ora al giorno il suo negozio.
Le telefonate di protesta intasano ogni giorno i centralini della polizia municipale e quelli del servizio veterinario della Usl. "Ma i cani restano placidamente dove sono", sottolineano esasperati i cittadini.
A tranquillizzare l'ondata di protesta e' proprio il direttore della Usl Mauro D'Eramo: "Abbiamo individuato nella zona di Bucchianico un'area adatta per la costruzione del canile sanitario", assicura, "se tutto procedera' per il verso giusto, entro breve tempo potremo cominciare i lavori".
Ma restano le perplessita'. Al di la' delle polemiche sui tempi di realizzazione di un progetto che viaggia da troppi anni sul filo delle "false partenze", molti residenti si chiedono se i 250 milioni in possesso della Usl, da quasi tre anni, siano ancora sufficienti per realizzare un canile idoneo all'emergenza del momento. Attualmente, i randagi censiti nel comprensorio superano abbondantemente le 2.500 unita'.


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