Sabato 16 gennaio 1999

Un detective cerca il killer di Bingo

La Lega per la difesa del cane ingaggia un investigatore privato
Minacce al proprietario del bastardino trovato impiccato

PALERMO _ Entra in scena un investigatore privato per dare un nome e un volto a chi ha impiccato Bingo, il bastardino trovato penzoloni lungo la scala del condominio di via Don Orione 18. La Lega nazionale per la difesa del cane ha dato mandato a un legale di ingaggiare uno Sherlock Holmes che avra' il compito di 'rompere le scatole' ai condo'mini di questo palazzone, di andare in giro a fare domande, a prendere appunti per smascherare il responsabile dell'orrore di sabato scorso. 'Abbiamo fiducia nei poliziotti e nella loro capacita' di svolgere le indagini - dice l'avvocato Carmelo Franco - ma in questa vicenda non vogliamo lasciare nulla di intentato. Intendiamo adottare tutte le iniziative che la legge ci consente per fare in modo che questo atto di crudelta' non resti impunito'. Franco spiega pure che 'forniremo alla magistratura e alle forze dell'ordine tutto il nostro appoggio, nella speranza che questo delitto non passi in secondo piano, non sia considerato un episodio di serie B'. Parla di 'indignazione profonda' Elena La Porta, presidente della sezione cittadina della Lega per la difesa del cane. 'L'impiccagione di Bingo - spiega - e' una metafora della societa' in cui viviamo, una societa' sempre piu' insensibile, violenta, intollerante. A farne le spese sono sempre i piu' deboli, come gli animali. Bingo e' stato ucciso due volte dalla crudelta' dell'uomo: la prima volta quattro anni fa, quando e' stato abbandonato appena nato; la seconda sabato scorso, quando l'hanno ammazzato in quel modo. Faremo di tutto per arrivare ai colpevoli'. Per oggi pomeriggio alcune associazioni animaliste hanno organizzato due manifestazioni di protesta, due picchettaggi: il primo proprio davanti al palazzo di via Don Orione 18, l'altro in viale Croce Rossa 115, dove alcuni condo'mini, nei giorni scorsi, hanno firmato una petizione per cacciare i gatti della zona. Iniziativa forte, 'necessaria per evitare che la tragedia di Bingo venga archiviata in fretta e furia'. Anche per questo, 'per tenere alta l'attenzione di magistratura e forze dell'ordine', Elena La Porta ha a sua volta presentato una querela contro ignoti. Si respira una brutta aria dalle parti di via Don Orione. Ieri mattina l'uomo che aveva il cane in custodia - preferisce che il suo nome non sia menzionato - ha ricevuto una lettera anonima, un concentrato di follia criminale, uno sproloquio compiaciuto sulla fine di Bingo. A consegnargliela e' stato il portiere, che l'ha trovata a terra, accanto alla sua guardiola rotonda. Alcuni passi: 'Impėccati con la stessa corda con la quale abbiamo impiccato il tuo cane... Non hai idea delle risate che ci facciamo ogni volta che ti vediamo... Non ci scoprirai mai... Vogliamo sapere dove tieni sepolto il tuo cane, cosė provvediamo a mandare i fiori ogni settimana. Condoglianze, il condominio in lutto...'. L'uomo ieri pomeriggio ha portato la lettera alla polizia. 'Spero che si fermino qui', commenta. Oggi ci sara' anche lui tra i manifestanti, tra quelli che urleranno la rabbia e il disprezzo per chi ha impiccato Bingo. e' preoccupato anche l'amministratore del condominio, l'avvocato Claudio Volante: 'Siamo tutti amareggiati per la morte del cane. Da parte nostra stiamo raccogliendo notizie per arrivare ai responsabili'. Poi il sospetto: 'Potrebbe trattarsi di gente squilibrata'. Squilibrato o no, conosceva Bingo molto bene. Probabilmente il cane si fidava di lui, magari ha pensato che quella corda servisse per giocarci. Invece da un momento all'altro se l'e' trovata stretta attorno al collo. Ci sara' anche Giuseppe D'Appolito, consigliere provinciale di An, alla manifestazione di oggi. D'Appolito concorda con Elena La Porta quando afferma che 'quest'episodio e' la sintesi dello stato di degrado morale che vive la nostra societa''. Poi lancia un appello ai condo'mini di via Don Orione: 'Collaborate il piu' possibile con le forze dell'ordine per individuare gli artefici di questo delitto e per assicurarli alla giustizia. Le vere bestie sono loro'.

Francesco Massaro

gennaio 1999