
Mercoledi' 20 gennaio 1999
Denuncia di Monica
Cirinna'. Il capo dei veterinari: «Deceduto per shock»
«Randagio morto al canile per
maltrattamenti»
ROMA _ Un cane maremmano randagio e' morto
ieri mattina dopo essere stato maltrattato e trascinato per 50 metri con il collo legato
da due corde strette mentre veniva rinchiuso in una gabbia del canile di Porta Portese. Il
fatto e' stato raccontato dalla responsabile dell'ufficio diritti degli animali del Comune
e consigliere comunale dei Verdi, Monica Cirinna' che ha annunciato la volonta' di
denunciare alla magistratura «chi ha causato la morte dell'animale».
Di diverso avviso il responsabile del servizio veterinario della Asl Rm-D, Claudio
Fantini: «Non c'e' stata alcuna volonta' da parte degli addetti di maltrattare il cane
che e' morto per un collasso dopo avere reagito furiosamente alla cattura».
«Durante l'orario di apertura al pubblico e nonostante la presenza dei volontari zoofili
che hanno tentato di intervenire per tranquillizzare l'animale e portarlo in una gabbia,
il personale del canile - ha detto Monica Cirinna' - ha trascinato il cane tenendolo
legato con lacci molto stretti intorno al collo». Quando il randagio e' stato chiuso in
gabbia, ha aggiunto, gli addetti hanno tagliato con un coltello i lacci che stringevano il
collo. «Era pero' troppo tardi», ha sottolineato Monica Cirinna'.
Monica Cirinna' ha anche lanciato la proposta di affidare ai volontari che gia' operano
nel canile di Porta Portese e fanno parte di una associazione zoofila, «tutto il settore
della cura dei cani, visto che gia' lo fanno, certamente con il cuore».
Secondo Fantini invece il maremmano «rischiava di mordere. Quando e' stato legato con due
lacci al collo si e' gettato per terra e si e' girato su se stesso due volte per
divincolarsi. Ha poi rotto un guinzaglio con un morso: facendo in questo modo stava per
soffocarsi». Gli addetti a quel punto hanno allentato la presa cercando di
tranquillizzarlo. L'animale pero' ha di nuovo reagito. «Appena e' arrivato in gabbia ha
avuto un shock da soffocamento», ha aggiunto Fantini.
gennaio
1999 |