
Martedi' 16 febbraio 1999
L'episodio nel quartiere Banca d'Italia. Il dottor Imperiale: il
cane e' pericoloso
Randagio aggredisce un bimbo
Il servizio veterinario della Usl potrebbe abbattere
l'animale
v.p.
L'AQUILA - Il problema del randagismo e'
tutt'altro che debellato o comunque in via di soluzione. L'ultimo episodio di aggressione
all'uomo si e' verificato due giorni fa e questa volta la "vittima" e' un
bambino di 8 anni, che ha subìto uno choc per l'aggressione di un cane randagio. Il fatto
si e' verificato nel quartiere Banca d'Italia, dove stazionava da qualche giorno un cane
di grossa taglia, dal pelo colore rossiccio, con la coda corta - probabilmente mozzata - e
una zampa posteriore rotta. Il cane era stato "adottato" da qualche residente
del quartiere di San Domenico, dove spesso gli veniva portato da mangiare e il radagio
stazionava lì. Negli ultimi tempi aveva mostrato segni di insofferenza nei confronti dei
passanti. Poi, da qualche giorno, si era trasferito alla Banca d'Italia. Domenica mattina
ha aggredito il bambino, che non e' stato azzannato per l'intervento di alcune persone, ma
il piccolo e' rimasto terrorizzato dalla disavventura. E' stata avvertita la Usl e il
responsabile del dipartimento di igiene e prevenzione, il dottor Pierluigi Imperiale, ha
ordinato la cattura del cane perché e' stata riscontrata la sua pericolosita'. ora
l'animale e' rinchiuso nel canile "adattato" nella ex porcilaia di Collemaggio e
richia di essere abbattuto, come conferma, a malincuore, il dottor Imperiale.
«Il cane ha mostrato una certa aggressivita' e noi lo abbiamo preso in custodia», dice
il medico della Usl.
«Siamo in attesa che qualcuno reclami il cane e venga a prenderlo, ma dovra' garantire
che lo terra' legato e all'interno di un giardino o qualcosa di simile. Se nessuno si
fara' vivo e l'animale continuera' a mostrare aggressivita' anche con gli operatori del
canile, allora saremo costretti a sopprimerlo».
febbraio 1999


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