Sabato 20 marzo 1999

Oltre che su quello comunale, la pretura indaga anche sui ricoveri privati
«Il canile e' un lager». Aperta un’inchiesta

ROMA _ Gabbie ridotte al minimo, alimentazione a base di croccantini, sporcizia in ogni angolo. e' proprio difficile la vita da cane, soprattutto se non si puo' godere di una cuccia accogliente, ma si e' costretti a vivere nelle cellette anguste del canile municipale. Il sostituto procuratore circondariale Francesco Dall’Olio ha sempre avuto una passione per gli animali e trovarsi all’interno della struttura al Portuense non gli deve essere piaciuto affatto. Ha avuto l’impressione di visitare un lager. Musi tristi, bestioline afflitte dalla mancanza di liberta': e' rientrato in ufficio e ha aperto un’inchiesta per maltrattamenti. Il magistrato si e' recato sul posto subito dopo il sequestro di quattro cani di razza pitbull, trovati a Frascati nel garage di un ricettatore. Voleva vedere in che stato fossero gli animali: li ha trovati malridotti, ma ha visto anche tutti gli altri ospiti del rifugio, e le condizioni non gli sono apparse migliori.
Quasi un centinaio di cani di razze diverse vivono in gabbie di un metro per tre, anche i San Bernardo o i maremmani, che proprio piccoli non sono. La struttura costruita nel 1911 e' del Comune, ma la gestione e' affidata alla Asl Rm D. Si occupano dell’organizzazione quotidiana un gruppo di giovani volontari dell’associazione ”Canile Porta Portese“, e con i pochi mezzi di cui dispongono fanno fin troppo. Al momento l’inchiesta non ha indagati. Il pm, comunque, ha allargato la sua indagine e ha aperto un altro fascicolo sul canile privato di via Ostiense, dopo aver ricevuto diverse denunce. Sono stati iscritti due titolari e le accuse ipotizzate nei loro confronti sono di maltrattamenti e appropriazione indebita. A Roma, infatti, a parte due canili, che sono convenzionati con le Asl, i privati vivono di rendite proprie o di fondi messi a disposizione da benefattori. Il sospetto del pm e' che i gestori in questione si siano intascati il denaro destinato alla cura delle bestioline.
La notizia non ha stupito Monica Cirinna', il consigliere comunale delegato ai diritti degli animali. «Ben vengano i magistrati che amano le bestie - ha detto - Molte volte abbiamo denunciato la situazione dei canili privati, ma non ci sono mai stati esiti giudiziari. Riguardo alla struttura comunale e' ormai vicina la soluzione. Stiamo fabbricando un nuovo spazio all’Infernaccio con 600 posti, e il primo lotto verra' consegnato alla fine del ’99».

C. Man.


Marzo 1999