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Martedi' 6 aprile 1999

IL PROBLEMA
«Ora basta coi randagi»
Le donne della Gammarana scrivono al sindaco

Gennaro Della Monica

TERAMO. «Caro sindaco, intervieni per limitare il problema del randagismo». e' questo il contenuto della lettera aperta indirizzata ad Angelo Sperandio da un gruppo di cittadine residenti nel quartiere della Gammarana. Nel testo vengono segnalate anche alcune questioni relative all'arredo urbano del quartiere, ma soprattutto viene sottolineata la crescita preoccupante del fenomeno del randagismo. «I cani senza padrone», si legge dunque nella lettera del gruppo di cittadine, «circolano liberamente per le vie, stazionano agli angoli delle strade e formano veri e propri branchi». Tanto che i residenti nel quartiere, viene assicurato ancora nella missiva al sindaco, hanno paura di passeggiare con il loro cane al guinzaglio.
Tra l'altro il problema del randagismo sarebbe aggravato dal fatto che molti proprietari lasciano liberi i loro cani di andare in giro da soli, senza nessun controllo. Per questo le cittadine che hanno spedito la lettera aperta chiedono a Sperandio di prendere provvedimenti, in modo da garantire la sicurezza anche dei residenti nei quartieri periferici. Nella missiva si fa anche riferimento ai lavori di ristrutturazione avviati dall'amministrazione comunale alla Gammarana.
Secondo le cittadine, infatti, molti interventi sono partiti da tempo, ma non sono stati ancora conclusi. «Aspettavamo un'illuminazione stradale decente», prosegue la lettera, «i pali sono stati piazzati, ma la luce non arriva». Altra questione sollevata e' quella del manto stradale sconnesso in alcune vie del quartiere. Le cittadine segnalano che, in particolare lungo via Tripoli, l'asfalto e' pieno di buche, tanto da creare seri problemi alle macchine, e rischi per i ciclisti, per chi va in motorino e per i pedoni. In piu' viene lamentato il fatto che ci sono diverse aree verdi abbandonate all'interno del quartiere, con un accampamento di zingari nello slargo che si trova a fianco dei capannoni abbandonati della ex Villeroy & Boch.

Aprile 1999