
Martedi' 13 aprile 1999
Dopo uno spot, sara'
poliziotto in una fiction. Guadagna 400 mila lire al giorno.
Turbo, il nuovo cane star della tv
La sua razza e' border collie. Il vero
nome Sun Shonik. Ha 10 anni e tante coppe. Sara' l'anti-Rex.
L'addestratore: «Quando vede la cinepresa si mette subito in posa»
ROMA - Per il '99 e' gia' pieno di impegni: il nuovo spot della «Infostrada»
(era gia' protagonista di quello precedente, insieme a Fiorello), poi un film con Lino
Banfi e forse un altro con Francesco Nuti. E in autunno dovrebbe andare in onda la fiction
che lo consacrera' come superstar della tv, dopo 8 anni di gavetta: ha alle spalle film
con registi importanti come Monicelli, parecchia televisione (era nel cast del Maresciallo
Rocca) e tanta pubblicita'. Con un cachet non certo da Oscar: 400 mila lire al giorno,
così dicono i suoi agenti, vitto escluso. Il nuovo divo si chiama Sun Shonik: un nome
insolito per un attore, ma un po' meno per un cane. Perché il protagonista di «Turbo»,
due episodi diretti da Antonio Bonifacio, che potrebbero presto diventare una serie, e' un
border collie nato nel 1989 in Inghilterra. E, dopo Lassie, Rin Tin Tin e in tempi piu'
recenti il commissario Rex, si avvia a dare vita a un nuovo personaggio della vasta
galleria canina vista al cinema e in tv. Scaltro, pigro, un po' cialtrone, ma affettuoso e
innamorato del suo inseparabile compagno, il commissario aretino Luca Sepe, Turbo vorrebbe
fare il cane poliziotto, ma sa che il suo e' un sogno impossibile. Per questo si
«accontenta» di aiutare il suo padrone a risolvere gialli intricati a base di delitti e
rapine. E da vero divo, Shonik-Turbo e' in scena fin dalle prime battute della fiction: il
primo dei due film da 90 minuti si apre con una rapina in un supermercato, con il giovane
commissario che sfida i banditi, ma sta per avere la peggio: se non fosse per il cane, che
mette in fuga gli aggressori e gli salva la vita. «Abbiamo voluto farne una specie di
anti-Rex - spiega pero' Daniele Stroppa, sceneggiatore di «Turbo», che e' stato prodotto
dalla Dania Film -. Il nostro cane non e' un eroe sempre vincente: volendo fare un
paragone, Turbo sta a Rex come il tenente Colombo sta a Kojak».
Ma il vero Shonik ha alle spalle un curriculum straordinario: campione italiano e
internazionale di bellezza, vicecampione mondiale nel 1996 di agility, le prove di
destrezza e obbedienza. «Quando vede la macchina da presa Shonik si mette in posa, ormai
gli viene naturale - racconta il suo proprietario, il romano Massimo Perla -. Un cane
speciale? Sì, ma anche gli altri potrebbero fare le stesse cose, con un buon
addestramento. Anche se la sua bravura e' perfino imbarazzante: quando arriva sul set gli
bastano pochi minuti per familiarizzare con gli attori e far finta di conoscerli da
sempre: perché ha un ottimo rapporto con gli umani e tanta fiducia in loro. Un risultato
che si ottiene con anni di fatica, pazienza e amore per gli animali».
Ai quattrozampe Perla ha dedicato la vita: da quando aveva 16 anni (oggi ne ha 41)
addestra e alleva cani per il cinema e la tv, ma anche per padroni e appassionati che
vogliono bestiole dai modi impeccabili: uno degli ultimi «clienti» dell'Indiana Kayowa,
il centro romano di Perla, e' stata Lulu', la labrador del presidente del Consiglio
D'Alema. «Ho cominciato per passione, ma con gli anni l'amore per i cani e' stato così
forte da spingermi anche a lasciare l'universita' al terzo anno di architettura e a
inventarmi un lavoro con loro». Nel cinema Perla ha «debuttato» nell'81: il film era
«Nostalghia» di Andrej Tarkoski, il cane un pastore tedesco che conquisto' sul campo,
scena dopo scena, un ruolo di primo piano grazie alla sua bravura e simpatia. Shonik e'
arrivato dopo: «Ero stato due volte in Inghilterra per cercare un buon border collie. Per
avere quel cucciolo di due mesi ho dovuto farmi raccomandare: all'allevamento prestigioso
in cui e' nato non volevano dare via gli esemplari migliori. Ne e' valsa la pena: Shonik
diventa sempre piu' bravo». «Shonik? Simpatico, carino, intelligentissimo - dice
di lui Roberto Farnesi, attore pisano ventinovenne (gia' protagonista di «Femmina») che
in «Turbo» interpreta il commissario Sepe -. Talmente bravo che spero non ci sia da
chiedersi, quando appariremo insieme sul teleschermo, chi sia il cane e chi l'attore».
Ester Palma
aprile 1999


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