Martedi' 13 aprile 1999

VIA LAGO DI CAPESTRANO
«Combattimenti di cani in casa»
Un nuovo allarme a Rancitelli
Un gruppo di residenti «I match proseguono in un appartamento»

Cindy Virgili

PESCARA. Dopo le denunce dei residenti e le richieste all'amministrazione comunale di intensificare i controlli, nelle aree all'aperto di via Lago di Capestrano (nella foto uno scorcio della strada) da un paio di giorni non si svolgono piu' combattimenti di cani. Ma i cittadini del quartiere 3, come avevano annunciato, continuano a tenere alta la guardia.
«C'e' sempre il rischio che qualcosa possa accadere», dicono alcuni residenti, «percio' cerchiamo di tenere gli occhi bene aperti e lo sguardo vigile». E sono talmente concentrati in queste operazioni («Ne va della tranquillita' del quartiere») che nelle ultime ore sono venuti a conoscenza di un appartamento, che si troverebbe in via Lago di Borgiano, dove sarebbero stati rinchiusi alcuni animali. «Il portone dell'appartamento, sfitto da tempo», riferiscono i bene informati, «e' chiuso a chiave da un lucchetto, ma dall'esterno si odono i guaiti degli animali». Sarebbero tre o quattro i cani messi sotto chiave nell'appartamento, ma nessuno al momento sa dare una spiegazione dell'accaduto.
I residenti di Rancitelli, anche se abituati a tutto, comunque si chiedono cosa ci fanno quegli animali «prigionieri» dietro una porta e in una casa che non risulta abitata. Alcuni abitanti della zona non osano dirlo, ma un pensiero lo hanno avuto: «Dal momento che in strada in questi giorni e' tutto tranquillo non e' che per caso i combattimenti si tengono ancora e magari sono stati semplicemente trasferiti al chiuso di un appartamento?». E' una ipotesi che, al momento, non e' suffragata da prove concrete.
Comunque dopo le denunce dei residenti di via Lago di Capestrano i carabinieri hanno ascoltato come testimone un giovane che avrebbe assistito al gioco scommessa svoltosi nei giorni scorsi sull'area dove dovra' sorgere il parco della speranza. Il consiglio del quartiere 3, nel frattempo, riunitosi per dibattere la questione, ha rivolto un invito al sindaco Carlo Pace e ai rappresentanti delle forze dell'ordine per sollecitare maggiori controlli nella zona.


aprile 1999